‘Quel sottopasso non s’ha da fare’, Corrao al fianco del comitato del NO a Trapani

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“Il sottopasso di Trapani potrebbe rivelarsi un’opera inutile e dannosa, perché figlia di una visione sconcertante del futuro delle comunità, che si preoccupa di opere costose senza una progettualità condivisa e partecipata, che sia adeguata alle sfide ambientali e territoriali. Anche la Commissione UE ci avverte della possibile cancellazione del finanziamento se l’opera dovesse pregiudicare l’ecosistema e provocare danni.

Se non fossero bastate le ragioni del comitato di cittadini che si stanno battendo contro quest’opera, la risposta della Commissione si è dimostrata chiara ed inequivocabile” – lo ha detto l’eurodeputato dei Greens/EFA Ignazio Corrao la risposta della commissione europea a seguito della sua interrogazione sulla questione del sottopasso di Trapani, criticato fortemente dalla comunità locale.  “Il progetto, finanziato dal PNRR,  –  spiega Corrao – presenta gravi criticità che lo rendono non funzionale per la viabilità e potenzialmente dannoso per la città di Trapani.

Secondo gli studi del comitato civico mobilitatosi contro l’opera, il sottopasso potrà determinare costi molto elevati, circa 20 milioni di euro, e turberà il regime idraulico dei suoli, provocando possibili danni irreparabili alle confinanti costruzioni. Inoltre, potrebbe non risolvere affatto il problema del traffico cittadino, rallentando la mobilità veicolare urbana anziché snellirla, appesantendo vie d’esodo fondamentali in caso d’emergenza. Così facendo, -aggiunge l’eurodeputato alcamese – il sottopasso non risulterebbe coerente con gli obiettivi 9, 11 e 15 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

Per non parlare delle conseguenze ambientali, considerato che il progetto ricade in un’area adiacente al sito SIC/ZPS ‘Saline di Trapani’ e non garantisce la protezione degli habitat di interesse comunitario”. “La risposta della Commissione UE – prosegue Ignazio Corrao – è un monito inequivocabile: il finanziamento del sottopasso ferroviario di Trapani non verrà concesso se non saranno rispettate tutte le norme e le procedure della direttiva europea sulla conservazione degli habitat naturali e se non saranno superati gli audit sui traguardi e gli obiettivi “al fine di tutelare gli interessi finanziari dell’UE”.

Per questo motivo mi schiero in modo netto al fianco del comitato contro la realizzazione di quest’opera, per la quale la comunità trapanese – conclude l’europarlamentare dei Verdi – non è stata in alcun modo coinvolta, e chiedo alle autorità competenti di considerare i rischi di una violazione annunciata delle direttive”.