Pugno all’arbitro, squalifica di 5 anni per giocatore del Balestrate – Trappeto

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Per cinque anni non potrà metter più piede in un campo di calcio. Forse sarebbe stata meglio una squalifica a vita per un giocatore del Balestrate-Trappeto che a fine gara col Terrasini ha mandato l’arbitro in ospedale. Un grave e inqualificabile episodio di violenza è stato perpetrato in una gara del campionato di Terza categoria giocata domenica scorsa sul campo del San Salvatore di Partinico.

Ancora un’aggressione dunque nei campi di calcio dilettantistici ai danni di un arbitro, a cui è stato rotto il naso in seguito ad un pugno.  Uno dei giocatori della squadra del Balestrate Trappeto al triplice fischio corre verso l’arbitro e lo colpisce con un pugno in pieno volto. Vittima G. G. di 15 anni. Per il giocatore una squalifica per 5 anni. L’arbitro è rimasto tramortito dal colpo subito.

È caduto sul rettangolo di gioco, poi è rientrato negli spogliatoi. A quel punto il 15enne ha deciso di andare all’ospedale Civico di Partinico dove gli è stata diagnosticata l’infrazione delle ossa nasali ed un ematoma sottocutaneo con 7 giorni di prognosi. Da un’ulteriore visita effettuata all’ospedale Villa Sofia di Palermo la diagnosi è stata quella di «infrazione ossa proprie del naso» con ulteriori 10 giorni di prognosi.

L’aggressore è tesserato con il Città di Balestrate-Trappeto. La federazione ha valutato il referto dell’arbitro e ha comminato 5 anni di squalifica. Come riportato nel referto, il giocatore non solo ha colpito il direttore di gara, ma lo avrebbe anche minacciato. Purtroppo sono sempre più frequenti gli episodi di violenza nei campi di calcio che coinvolgono spesso squadre giovanili, con giocatori frequentemente aizzati dai genitori.