Psi-Ucd, fiducia a tempo al sindaco

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ALCAMO. Altri 15 giorni, dopodichè sarà la vera resa dei conti politica tra il gruppo di maggioranza relativa in consiglio comunale dell’Ucd-Psi e il sindaco Sebastiano Bonventre. In un documento congiunto il coordinamento che fa riferimento ai 5 consiglieri comunali ha sostanzialmente garantito il suo appoggio all’amministrazione ma ponendo una piattaforma programmatica da realizzare sin da subito. Nel documento si chiede di dare seguito all’approvazione di cantieri che impegnino persone disoccupate, all’ottimizzazione del personale comunale con l’obiettivo di una maggiore efficienza, al potenziamento del settore urbanistica per consentire sia il rilancio dell’attività edilizia che l’aumento di entrate per il Comune e che riduca le tasse locali. “Confermiamo la nostra fiducia – si legge nel documento – ma la vincoliamo al raggiungimento in tempi brevi degli obiettivi concordati. Tala presa di posizione si propone di favorire un confronto interno alla maggioranza per dare nuovo slancio all’attività programmatica”. Alla fine sono rientrate le diverse spigolature interne che erano emerse nei giorni scorsi e che addirittura, secondo voci di corridoio, davano per quasi certo il ritiro dell’appoggio del gruppo consiliare già dalla seduta del consiglio comunale di ieri sera. Tutto quindi pare essere rientrato, almeno per il momento ma il problema politico sembra in realtà essere solo rimandato. E’ stato lo stesso primo cittadino, nell’incontro chiarificatore avuto con il gruppo consiliare, a chiedere quest’altro lasso di tempo. Oltretutto dovrà fare i conti con una condizione oggettivamente difficile anche sul piano psicologico: da lunedì, infatti, la prefettura di Trapani avvierà il riconteggio dei famosi voti contestati alle scorse elezioni amministrative che videro vincere sul filo di lana l’attuale primo cittadino per soli 39 voti di scarto sull’antagonista del movimento civico Abc Niclo Solina. Riconteggio che è stato accordato a seguito dei ricorsi dello stesso Solina e delle risultanze investigative in cui sarebbero emersi effettivamente dei tentativi di orientare i consensi da parte dell’entourage politico di Bonventre configurando il presunto reato di “voto di scambio”. L’impressione è quindi che siamo in presenza di una vera e propria fiducia a tempo. Alcuni consiglieri, in particolare Antonio Nicolosi, avevano già espresso l’intenzione di ritirare sin da subito la fiducia al governo cittadino. Alla fine ha prevalso la linea più soft, quella della cosiddetta diplomazia politica. Rispetto però alla piattaforma programmatica proposta dell’Ucd-Psi appare onestamente troppo risicato il tempo concesso al sindaco. Che sia l’ennesimo tentativo di prendere tempo da parte della politica per rimanere ancorata a pezzi di potere? In questi casi si dice che solo il tempo può essere galantuomo.

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