Pronto soccorso di Alcamo, un medico e ‘mezzo’ in pianta organica. Attese snervanti

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Lunghe attese al pronto soccorso dell’ospedale di Alcamo per ricevere soprattutto i referti medici. Accessi che spesso dalla mattina si concludono la sera. Il personale sanitario in servizio si fa in quattro ma alcuni fattori allungano esageratamente le attese. Innanzitutto la mentalità dei cittadini che spesso e volentieri, prima di rivolgersi ai medici curanti o alle giardie mediche o alle centrali operative territoriali, si recano in ospedale andando ad ingolfare il pronto soccorso ance per problemi di salute poco rilevanti. Poi la perdurante carenza di medici che nell’area di emergenza urgenza del san Vito e Santo Spirito si è ulteriormente incancrenita. Attualmente in pianta organica c’è soltanto il primario Paola Ferrara mentre un altro medico, per motivi di malattia, viene esentato da alcuni orari, soprattutto quelli notturni. Il reparto funziona quindi, da mesi, con la dislocazione di medici dagli altri reparti a cominciare dalla medicina interna e dalla cardiologia. Spesso sanitari giovani o che comunque non hanno alcuna esperienza nella delicata branca dell’emergenza – urgenza. Anche con questi innesti il pronto soccorso del San Vito e del Santo Spirito non riesce ad avere turni con più di un medico, l’unico abilitato a visitare ed a refertare. La carenza di questi specialisti nella sanità è praticamente cronica ma in altri ospedali della provincia, vedi ad esempio il sant’Antonio Abate, sono in pianta organica una decina di medici destinati al pronto soccorso di quel nosocomio. Nessuno viene trasferito ad Alcamo, neanche in regime provvisorio. Una delle tante gatte da pelare per il capo del dipartimento dell’ASP di Trapani, l’alcamese Giuseppe Parrino.