Processo ‘Ruina’, inizia udienza preliminare per 13 imputati

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Al via l’udienza preliminare per ‘Ruina’, l’operazione antimafia che il 15 dicembre dello scorso anno ha provato a scompaginare il clan mafioso di Calatafimi, guidato da Nicolò Pidone, uomo ritenuto molto vicino a Matteo Messina Denaro. 13 le persone che dovranno comparire dinanzi al Gup di Palermo, Paolo Magro. Di queste 12 vennero arrestate dalla polizia nell’ambito dell’operazione Ruina. Un’indagine che vide coinvolto anche il sindaco, Nino Accardi, dimessosi qualche giorno dopo e che però non ha finora ricevuto alcuna richiesta di rinvio a giudizio.

Il Gup dovrà invece decidere l’eventuale rinvio per Giuseppe Aceste, Salvatore Barone, Ludovico Chiapponello, Giuseppe Fanara, Giuseppe Gennaro, Nicolò Pidone, Gaetano Placenza, Domenico Simone e Vincenzo Ruggirello, tutti calatafimesi; Tommaso e Stefano Leo della vicina Vita, Antonino Sabella di Castellammare del Golfo e Leonardo Urso di Marsala. Alcuni di questi, secondo l’accusa, sono ritenuti anche pericolosi. I ‘picciotti’ del boss Nicolò Pidone, inoltre, si sarebbero occupati in pianta stabile dei contatti con esponenti di altre famiglie mafiose, prime tra tutte quelle di Vita e di Castellammare del Golfo, acquisendo la gestione diretta e indiretta e il controllo delle attività economiche del territorio con la realizzazione di atti intimidatori.

Le accuse, a vario titolo, sono quelle di associazione mafiosa, estorsioni, danneggiamenti, favoreggiamento. L’operazione Ruina e le indagini della polizia hanno avuto come fulcro proprio Pidone, 58 anni, ex operaio stagionale della Forestale. Secondo le indagini proprio nella sua masseria si tenevano le riunioni delle cosche. Già condannato per mafia nel procedimento penale scaturito dall’operazione “Crimiso”, sentenza poi confermata dalla Corte d’appello e divenuta definitiva, Pidone è stato scarcerato il 17 marzo 2017 ma riprese subito in mano le redini del clan locale e venne nuovamente sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni nel comune di Calatafimi. All’udienza preliminare, al Tribunale di Palermo, compariranno anche le parti offese, associazioni e persone, che intendono costituirsi parte civile.