Prenotazioni ai CUP, due visite al giorno per 436.000 abitanti. Code continue agli sportelli

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Un sistema ‘folle’ o comunque assolutamente da rivedere quello attualmente in funzione all’ASP per quanto riguarda le prenotazioni di visite specialistiche ed esami diagnostici nei vari CUP del territorio. Un sistema che sta causando montagne di reclami da parte dell’utenza e che puntualmente, ogni giorno, produce anche assembramenti fin dalle prime luci dell’alba. Il servizio, in pratica, è ancora ingolfato perché i vari ambulatori dell’ASP non sono riusciti a smaltire le prestazioni che erano rimaste sospese durante il blocco totale prodotto dalla prima ondata della pandemia.

Le richieste nuove vengono comunque accettate ma nella misura di appena due al giorno per ogni ambulatorio. Una cifra davvero irrisoria, anzi infima, rispetto a una popolazione provinciale di 436.000 abitanti. Alla ‘Cittadella della Salute’ di Trapani così come al palazzo ex Inam di viale Europa ad Alcamo e in tutti gli altri CUP del territorio, ogni mattina si assiste alle stesse scene: gente in coda fin dalle 6 del mattino in attesa che apra l’ufficio e che, anche in base alla velocità dell’operatore alo computer, si riesca ad ottenere la visita desiderata. Una sorta di lotteria, forse ancora più difficile di una vincita milionaria al “gratta e vinci”.

Fra l’altro, al mattino, potrebbero già non esserci più visite disponibili perché qualcuno, fortunato e capace di operare sul web, magari è riuscito ad ottenerla on-line. Cosa accade quindi in pratica per i malcapitati utenti? Molto semplice, ogni santo giorno continuano a recarsi allo sportello nella speranza di vincere al SupeEnalotto, pardon, di ottenere la visita specialistica di cui hanno bisogno. In questo periodo vengono soltanto accertate le richieste di prestazioni con classe di priorità urgente o breve così come stabilito da un’apposita circolare dell’assessorato regionale diramata il due settembre scorso. Un sistema folle che non prevede più le prenotazioni a lungo termine che servivano a smaltire un bel po’ di richieste. La gente è inviperita ma i vertici sanitari non intervengono.