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Potabilità a Marsala, torna l’incubo. Odore e colore strani a Ciancio. Analisi dell’ASP

Ritorna l’incubo acqua a Marsala, almeno secondo le segnalazioni di numerose famiglie che, a distanza di poco più di un anno dall’emergenza potabilità del febbraio 2022, hanno riferito all’amministrazione comunale la presenza di cattivi odori dell’acqua che esce dai rubinetti delle abitazioni e di  uno strano colore.

Il problema si è verificato soprattutto in contrada Ciancio. Niente docce e niente uso dell’acqua per cucinare o per bere, soprattutto a seguito della segnalazione dei tecnici comunali  che, dopo un primo sopralluogo in zona, avrebbero affermato informalmente che “chi beve quell’acqua potrebbe essere a rischio epatite”.

Qualche settimana da, nei pressi della stessa zona, si era verificata una rottura della rete fognaria e qualcuno temerebbe infatti che possa esserci un collegamento tra quell’episodio e i recenti problemi con l’acqua potabile. Era il febbraio 2022 quando il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, firmò un’ordinanza di divieto per l’uso umano dell’acqua comunale a causa dell’eccessiva presenza di nitrati.

I serbatoi colpiti dall’emergenza furono quelli provenienti dai pozzi di Sinubio, di Sant’Anna e Semeraro, Stadio, Pastorella e di contrada Scacciaiazzo: questi ultimi vennero sottoposti a diversi campionamenti che, per la durata di due mesi impegnarono tecnici e operai del Servizio idrico comunale nel mettere in atto soluzioni tampone volte a limitare i disagi.

Dopo due mesi, il SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) confermò il rientro del valore dei nitrati nella norma per tutti i pozzi interessati. Una situazione particolarmente lunga per i marsalesi costretti a trascorrere le scorse festività pasquali senza poter utilizzare l’acqua e con grossi disagi soprattutto per attività quali bar, pasticcerie, ristoranti.

A distanza di un anno e quasi nello stesso periodo, la situazione si sarebbe ripresentata. L’Asp è già a lavoro per effettuare nuove analisi e nuovi prelievi. Allo stato attuale, sia chiaro, non è stata sottoscritta alcuna ordinanza di divieto di uso dell’acqua.

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