Alpauno

Ponte sul S. Bartolomeo di Castellammare, niente ordinanze. Silenzio su automazione e ‘definitivo’

Niente più chiusure serali del ponte San Bartolomeo ad oltranza. Il comune di Castellammare del Golfo non emetterà ordinanze simili a quelle diramate dalla precedente amministrazione. Questo grazie al piano elaborato dalla protezione civile del comune di Alcamo diretta dal comandante Ignazio Bacile. Sarà effettuato un capillare e costante monitoraggio delle condizioni meteo e del fiume che segna il confine fra i comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo. Il transito verrà chiuso qualora dovessero presentarsi situazioni preoccupanti per il livello dell’acqua. Il ponte sulla statale 187, ricostruito dopo il crollo avvenuto nel dicembre del 2021, venne ricostruito, con un passaggio definito provvisorio, a tempo di record. La circolazione e il collegamento fra la cittadina del Golfo ed Alcamo Marina vennero quindi ripristinate il 5 luglio successivo. Da allora sono trascorsi quasi diciassette mesi e nel frattempo, in vista delle scorse elezioni regionali, l’assessore Turano ed altri membri dell’esecutivo annunciarono il finanziamento per il ponte definitivo. Nella realtà si trattava e si tratta tutt’ora della volontà della Regione di stanziare le somme per il ponte sulla statale 187, qualora però effettivamente arrivassero i fondi dalla Stato.

A proposito di fondi si sono perse le notizie su quelli che sarebbero dovuto servire per automatizzare il funzionamento del ponte provvisorio e rendere tutto più sicuro. La precedente amministrazione comunale di Castellammare del Golfo, d’intesa con la commissione bi-consiliare, cioè composta da consiglieri comunali sia di Alcamo che castellammaresi, aveva predisposto l’installazione di un telecontrollo di tutto il bacino del fiume San Bartolomeo, l’installazione di sensori idrici sotto le arcate per segnalare l’innalzamento del livello dell’acqua e la collocazione di barriere, nelle due imboccature del passaggio, in grado di abbassarsi quando le tecnologie avessero rilevato potenziali pericoli e rischi di inondazione della carreggiata. Erano stati richiesti preventivi alle aziende specializzate, reperita parte dei fondi necessari, chiesta la collaborazione economica da parte del comune di Alcamo. un progetto che, rispetto all’originario che prevedeva una spesa di circa ventimila euro, era però diventato di un paio di centinaia di migliaia di euro. Di tutto ciò il risultato è che non si sa più nulla, come nulla si sa più sull’eventuale progettazione del ponte definitivo e sul finanziamento necessario. Magari, come già accaduto per il guado provvisorio, potrebbero dare una mano le prossime elezioni europee per le quali alcuni navigati politici locali sono già pronti a concorrere.

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