Certificazione anti-incendio scaduta e rinnovo mai effettuato da parte dei vertici dell’ex istituto comprensivo ‘Pietro Maria Rocca’. 190 alunni e 40 fra docenti e altro personale del plesso ‘Pirandello’ di Alcamo, l’ex Orto di Ballo, hanno rischiato di non avere una sede con l’avvio del nuovo anno scolastico o di essere sottoposti ai doppi turni. Le ipotesi sono state però scongiurate. Da un lato il comune di Alcamo si è messo subito all’opera per sopperire alle mancanze e dall’altro il dirigente scolastico Giacomo Raspanti ha adottato le recenti direttive del ministero dell’Interno. Con un incremento degli interventi mitigatori del rischio, il plesso Pirandello potrà riaprire i battenti. Dovranno quindi essere avviate una serie di iniziative per far si che tutto possa rientrare in attesa del rinnovo della certificazione anti-incendio.
Della vicenda il dirigente dell’istituto comprensivo ‘Nino Navarra’, del quale fa adesso parte il plesso Pirandello, aveva immediatamente allertato l’assessore comunale all’istruzione Gaspare Benenati, la prefettura di Trapani, la polizia municipale e l’ufficio scolastico provinciale. Ieri, a tarda sera, è stata individuata la soluzione stamattina varata da una riunione straordinaria del consiglio d’istituto. Ma cosa era accaduto nella scuola di zona Orto di Ballo? Di certo sono stata presenti per anni carenze e mancati adempimenti. Dopo che il comune di Alcamo aveva infatti completato la cosiddetta Scia, la scuola avrebbe dovuto effettuare i vari rinnovi. Adempimenti fatti fino al 2019. In pratica dal 2020 alunni, docenti e personale hanno utilizzato i locali con la certificazione antincendio scaduta. Inoltre da diversi anni una parte di un soffitto era crollato sula caldaia e il vano era divenuto inaccessibile per la manutenzione da parte del personale specializzato. Niente messa a terra dell’impianto elettrico, attrezzature anti-incendio malfunzionanti e altre carenze. Il plesso ‘Pirandello’ ha comunque funzionato ugualmente senza rinnovo delle certificazioni. Ieri la scoperta da parte della nuova dirigenza che, nel giro di poco più di 24 ore, ha trovato l’escamotage per non danneggiare 190 alunni e per consentire loro la sicurezza necessaria nel frequentare la scuola.