Piazza Stendiotio vandalizzata ma risistemata in 36 ore. Cala Marina necessita di maggiori controlli

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In poco più di 36 ore gli operai del comune di Castellammare del Golfo hanno rimesso a posto lo scempio procurato, notte tempo, da un pregiudicato di 41 anni nel piazzale Stenditoio, ai piedi del castello arabo-normanno. Abbattuti i pesanti dissuasori in marmo, danneggiata la pavimentazione, gettati e a terra e mandati in frantumi i grossi vasi e gli arredi allocati, sul posto, per l’imminente inaugurazione che avrebbe sancito la conclusione dei lavori. L’appuntamento, comunque, si terrà nei primi giorni della prossima settimana.

A fare indignare la popolazione è stato lo scellerato gesto del quarantunenne S.G., gestore fra l’altro di un chiosco che, da diversi anni, era installato e operava in quella zona, in fondo alla Cala Marina. L’uomo è stato individuato, da carabinieri e polizia, grazie ad alcune testimonianze e alle immagini delle telecamere private di sicurezza. Non è comunque detto abbia agito per vendicarsi del fatto di non potere più mantenere la sua attività commerciale sul posto. Più probabile, invece, l’ira sconsiderata provocata dai fumi dell’alcol. Non è infatti la prima volta che il castellammarese viene denunciato per episodi legati a stati di ubriachezza. Alcuni anni fa, sempre in preda all’alcol, il pregiudicato aveva quasi distrutto gran parte degli arredi di un altro ristorante  che sorge fra Cala Marina e zona Petrolo. La bravata della notte scorsa ha procurato all’uomo di 41 anni, molto noto nella cittadina del Golfo, una denuncia per gravi danneggiamenti.

La zona adesso risistemata dall’amministrazione comunale potrebbe diventare il fiore all’occhiello di uno degli angoli più belli della Sicilia. Piazzale Stenditoio è stato anche ampliato, del tutto interdetto alla circolazione veicolare ed è stata recuperata anche l’antica vasca della regina. Una zona, però, quella di Cala Marina che andrebbe controllata e salvaguardata tutta quanta, anche nei pressi dei numerosi locali. Spesso capita di vedere grosse autovetture parcheggiate dappertutto. Anche pontili e ringhiere andrebbero omologati per dare un tocco di uniformità e di ordine. Si rischia altrimenti che piazza Stenditoio e il resto della Cala Marina possano diventare due realtà completamente diverse: una simbolo di civiltà e di decoro, l’altra regno del caos.