Petrosino, minacce all’ex moglie: arrestato stalker

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È finito in manette per atti persecutori, danneggiamento e violazione di domicilio ai danni della ex moglie. Il 37enne Generoso Garzone, nato a Marsala ma residente a Petrosino, era stato denunciato nei giorni scorsi dalla donna per le continue telefonate di cui era vittima, durante le quali l’uomo, oltre ad ingiuriarla, aveva anche minacciato che l’avrebbe aggredita. La donna aveva così deciso, infine, di rivolgersi alla stazione dei carabinieri di Petrosino. Ricevuta la segnalazione, i militari lo avevano rintracciato e denunciato all’A.G. di Marsala, con la richiesta di emissione di un’idonea misura in grado di limitarne la pericolosità. Nella serata dello stesso giorno, però, Garzone si è recato presso l’abitazione dell’ex coniuge e, dopo averne sfondato la porta d’ingresso, ha cominciato a distruggere i mobili. Per fortuna, nel frattempo, in seguito all’intervento dei carabinieri e degli assistenti sociali del Comune la donna, insieme ai figli, era stata trasferita in una comunità. Ormai su tutte le furie per non aver trovato nessuno in casa, l’uomo ha provato a chiamare ininterrottamente al telefono l’ex moglie, chiedendole dove si trovasse e minacciandola di dar fuoco alla casa. La donna, allora, ha contattato nuovamente il 112, a cui era giunta un’analoga segnalazione anche dai vicini che sentivano le urla provenire dalla casa. I carabinieri intervenuti sul posto hanno trovato Garzone che, armato di accendino, minacciava di far esplodere una bombola di gas. Proprio mentre stava aprendo il rubinetto della bombola, i militari dell’Arma sono però riusciti a bloccarlo e immobilizzarlo.

Condotto presso la Compagnia Carabinieri di Marsala per gli accertamenti del caso, e considerando la gravità dei fatti accaduti, unita al fatto che già nel 2011 l’uomo era stato arrestato dai carabinieri di Milano per analoghi  precedenti episodi commessi sempre in danno dell’ex coniuge, è stato dichiarato in stato di arresto ed accompagnato presso la propria abitazione di Petrosino, dove, in regime di arresti domiciliari ha atteso il rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Marsala, al temine del quale, l’A.G. ha avallato l’operato dei militari dell’Arma, accogliendone i presupposti e condividendone le motivazioni. È stata pertanto confermata l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, stavolta però con l’ausilio del braccialetto elettronico, in modo da poter immediatamente intervenire in caso di evasione.