Perquisizioni a Campobello anche per avvocato Messina. Affari in Svizzera dei fedelissimi di ‘Don Matteo’

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L’ultimo dei covi individuati a Campobello di Mazara dalla Polizia è intestato a un emigrato in Svizzera quarant’anni fa, quando l’allora ventenne Matteo Messina Denaro era già sulla rampa di lancio e cominciava a pensare a nuovi affari, quelli tra imprenditoria ed economia. E chissà quanti soldi l’ex superlatitante avrà ammassato nelle banche svizzere. Un patrimonio di diversi miliardi di euro. Secondo l’Osservatorio sulla criminalità della Svizzera italiana uno dei nomi importanti è quello di Giovanni Domenico Scimonelli, figlio di siciliani, nato e cresciuto a Locarno.

L’uomo aveva creato schermature societarie attraverso cui rendere pressoché impossibile la tracciatura dei movimenti di diverse carte di credito nella disponibiltà dei fedelissimi di Matteo Messina Denaro. Sempre lui, secondo gli inquirenti, provvedeva ai bisogni della famiglia del latitante e trasportava denaro dall’Italia alla Svizzera dove sarebbero stati aperti almeno due conti nella disponibilità di ‘lu siccu’. Nel 2018 Scimonelli venne condannato all’ergastolo quale mandante dell’omicidio di Salavtore Lombardo avvenuto a Partanna.

Non ha mai collaborato con le indagini e dei soldi del boss in Svizzera non si è saputo più nulla. Una fonte della polizia cantonale svizzera confermò che a suo tempo venne individuata «una movimentazione di almeno 15 milioni di euro». Secondo la testata ticinonews nella Svizzera italiana sarebbero arrivati anche denaro e affari ricollegabili all’imprenditore alcamese Vito Nicastri, ritenuto uno dei più importanti prestanome di Messina Denaro.

La seconda moglie del ‘Signore del Vento’, imprenditore condannato, assolto e processato varie volte, avrebbe diverse attività  nel Canton Ticino, nel campo della ristorazione, del commercio e una tabaccheria. Avrebbe anche fatto da amministratrice a società che acquistavano diritti di superficie. Intanto proseguono blitz e perquisizioni a Campobello di Mazra, cittadina sotto assedio e dove sono stati rinvenuti diversi covi di ‘don Matteo’.

L’ultima perquisizione ha riguardato Antonio Messina, 77 anni, un anziano avvocato già coinvolto in in indagini riguardanti Messina Denaro. I carabinieri hanno perquisito due immobili di sua proprietà. Uno degli edifici si trova di fronte all’abitazione di Salvatore Messina Denaro, fratello del boss; l’altro a Torretta Granitola, sul litorale campobellese.