Perdite sempre aperte, tanta acqua potabile per le strade di Alcamo

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Il conto lo paghiamo gli alcamesi. Ed è il costo di un conto elevato: 69 centesimi più Iva a metro cubo. Parliamo di acqua più croce secolare che delizia per gli alcamesi spesso  con i rubinetti a secco a causa di periodiche rotture. Allo stato attuale l’acqua arriva puntuale ed abbondante ogni tre giorni tanto che al Bottino vanno a rifornirsi pochissime persone. Ma quanto spende in più il Comune di Alcamo per i pagamenti a Siciliacque per l’acqua che si perde? Dicevamo in più perché anche l’acqua che si perde per le strade viene pagata dagli alcamesi. Non sempre le riparazioni avvengono con quella tempestività che la situazione richiede. Così veri e propri fiumi di acqua spuntano lungo le cunette nel giorno che in quella zona avviene la distribuzione. Acqua che si perde nella parte finale della via Florio. Acqua che scorre e si perde nella via Porta Palermo. Stessa situazione nella via Amendola.

E potremmo continuare. Il Comune si sta impegnando a risolvere tali problemi e lavori sono in corso in vari punti della città per tappare buche e voragini apertesi a causa del maltempo. Lavori nella via Sanissimo Salvatore e in altre strade. Ma occorre intervenire subito nella via Fusinato, strada importante per il traffico. Così come per le riparazioni delle perdite di acqua come sta accadendo in piazza Ciullo. Intanto è destinato a migliorare il servizio di approvvigionamento delle sorgenti di Cannizzaro grazie ad un recente finanziamento ottenuto dal Comune. E ricordiamo che l’uso delle sorgenti di Cannizzaro venne autorizzato grazie all’intervento dell’allora capo della protezione civile Giuseppe Zamberletti su sollecitazione dell’allora sindaco Giuseppe Sucameli, durante il periodo, quasi tre mesi dell’occupazione della sala consiliare da parte di Ignazio Caldarella per sollecitare la soluzione del problema idrico.