Percettori reddito di cittadinanza, risorse umane a costo zero per i comuni, ma le amministrazioni non ne stanno approfittando

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Di Laura LombardoPercettori del reddito di cittadinanza da subito disponibili come risorse umane per servizi a favore di privati e imprese e a costo zero. Ma nessuna amministrazione comunale ne starebbe approfittando. A confermarlo anche il responsabile Caf Cisl Trapani, Enzo Naso.

Con tutti  i servizi a favore dei cittadini che occorrerebbero nelle varie città del trapanese e del palermitano, è un peccato che le amministrazioni comunali non stiano facendo la loro parte, per impiegare i numerosissimi percettori del reddito di cittadinanza a tale scopo. Quanti comuni oggi necessitano di un migliore servizio di assistenza agli anziani, ai disabili, servizi per la cura del verde, per la pulizia delle strade, per non parlare di servizi di mobilità, che nelle nostre città sono praticamente assenti? E per legge, tutti questi servizi potrebbero entro certi limiti essere affidati a coloro i quali percepiscono il reddito di cittadinanza, senza alcuno sforzo finanziario e di bilancio da parte dei comuni, in quanto il tutto potrebbe essere supportato dallo stesso fondo anti-povertà. Si dice che non ci sono soldi per il prolungamento della pulizia delle spiagge oltre il 15 settembre, malgrado la presenza di turisti anche attualmente — ma allo stesso tempo non ci si attiva per approfittare delle alternative disponibili di risorse umane a costo zero. Ad oggi, infatti, secondo le dichiarazioni di Enzo Naso, responsabile CAF Cisl Provincia di Tarpani, nessun comune nel comprensorio ha provveduto a stilare una serie di progetti utili.

 

Intanto proprio recentemente, ha fatto sapere Naso, sarebbero cominciate le chiamate da parte del centro di collocamento provinciale, per fare le valutazioni delle competenze e del profilo di questi disoccupati al fine di stilare una banca dati a disposizione di imprese e, per l’appunto, amministrazioni comunali. Alle audizioni, per legge, dovranno partecipare non solo i percettori del reddito di cittadinanza ma anche tutti i familiari disoccupati e in età lavorativa dai 18 ai 55 anni — anche loro saranno schedati per un futuro inserimento nel mondo del lavoro.

 

Intanto siamo già al settimo mesi dall’erogazione dei primi contributi, sull’intera durata massima di 18 mesi, al termine dei quali il beneficio decadrà automaticamente. Assieme al beneficio individuale, scadrà anche un’irripetibile opportunità per i comuni di passare dallo stallo attuale dei servizi per cittadini e imprese ad un assetto sociale veramente dinamico.