Pene severe per piromani. Approvata in commissione Ambiente la proposta di Attiva Sicilia

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Incendi boschivi e piromani da sempre al centro del dibattito regionale. Nell’Isola lo scorso anno è stato record di interventi dei Vigili del fuoco: novemila dalla metà di giugno del 2020. Quasi sempre di mano dolosa, con punti di innesco diversi, segni tangibili di una regia ben precisa. Gli incendi, negli ultimi anni in Sicilia, hanno devastato e distrutto ettari di bosco. Drammatico infatti il bilancio dei roghi  che proprio nell’estate del 2020 ha flagellato le province di Palermo e Trapani. Nonostante la Sicilia, terra meravigliosa e stupenda, dal punto paesaggistico ma anche per tutta la bellezza della macchia mediterranea, come quella della Zingaro, dovrebbe essere tutelata e salvaguardata, a partire da chi la abita, ovvero i siciliani, non sempre viene rispettata. Gli incendi dolosi infatti, sono sempre frutto di attività di delinquenti del luogo, che approfittando del vento di scirocco estivo, pensano bene di distruggere foreste, con alberi secolari, guardiani silenziosi che innalzandosi verso il cielo danno ossigeno agli esseri umani. Gli stessi, che poi, li danno alle fiamme. Per fortuna sono tanti i siciliani che amano la natura e che da sempre chiedono pene severe da applicare contro i piromani. Proprio ieri il disegno di legge presentato da “Attiva Sicilia” è stato approvato dalla commissione Ambiente all’Ars. Adesso il ddl-voto dovrà passare dall’approvazione definitiva dell’Aula. La proposta di legge, firmata dai deputati regionali Valentina Palmeri, Elena Pagana, Angela Foti, Sergio Tancredi e Matteo Mangiacavallo, prevede di inasprire le pene per i piromani per i reati previsti negli articoli 422 (strage), 423 (incendio) e 423 bis (incendio boschivo) del codice penale. In particolare, la legge chiede di aggiungere alle pene vigenti una multa da 20 mila a 100 mila euro per ogni ettaro di terreno incendiato, il sequestro dei beni a garanzia del pagamento della pena pecuniaria e, con la condanna definitiva, in caso di mancato pagamento della pena pecuniaria, la possibilità per il giudice di disporre la confisca dei beni. Parallelamente, il disegno di legge, punta a incrementare e migliorare la sorveglianza di boschi e, in generale, dei siti minacciati dal rischio di reati ambientali mediante l’utilizzo di velivoli militari a pilotaggio remoto. “È una vittoria – afferma Valentina Palmeri – per tutti i siciliani onesti che hanno a cuore il nostro territorio. Ora si calendarizzi al più presto la discussione del ddl in Aula: è fondamentale che questa legge sia operativa prima dell’estate”.