Pediatria, stop alla paura delle iniezioni: arriva il “buzzy” a Trapani e Marsala

0
707

 

La Pediatria dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani è il primo reparto in Sicilia, e il secondo in Italia, ad essere fornito del “Buzzy”, dispositivo medico chirurgico che agisce sul dolore acuto, particolarmente indicato per i piccoli pazienti ospedalizzati. Si tratta di un piccolo apparecchio non farmacologico e senza effetti collaterali, dalla simpatica forma di ape: le ali contengono un liquido refrigerante che genera una sensazione di freddo che, associata all’effetto vibratorio dell’“ape”, riduce notevolmente la percezione dolorosa di una iniezione, oltre a distrarre il piccolo paziente. “Anche i neonati ricordano il dolore – spiega il primario del reparto Pietro Di Stefano – Quando un bambino deve effettuare un prelievo ematico, o gli si devono iniettare dei farmaci intramuscolo, subisce uno stress, fisico e psicologico. Queste pratiche sono le più temute dai piccoli pazienti, dai genitori e finanche dagli stessi operatori sanitari. Questo strumento modula il dolore e quindi riduce lo stress”. Il progetto, denominato “Buzzy for pain kids”, è a cura del Rotaract di Trapani-Erice, che ha donato i dispositivi all’ASP trapanese. “Apprezziamo che la società civile sia vicina alla sanità trapanese e sia sensibile al bisogno di salute dell’utenza – ha dichiarato il direttore generale dell’ASP di Trapani Fabrizio De Nicola -, nell’ottica di migliorare l’accoglienza e accrescere l’offerta sanitaria, ma ancor più se questa è rivolta verso i nostri figli”. La replica dell’iniziativa oggi al reparto di Pediatria dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala. Il presidente del Rotaract Marina Maltese ha commentato “questo progetto dei nostri giovani, dedicato al benessere del bambino ospedalizzato, è un esempio di innovazione tecnologica. Abbiamo allora voluto donarla a quella che è un’eccellenza nell’ospedalità trapanese”. Il progetto del Rotaract non si limita soltanto alla donazione dei dispositivi ai due reparti: il club, infatti, sarà il promotore di un lavoro di ricerca scientifica in collaborazione con il primario Di Stefano e la Società Italiana Pediatria che avrà come titolo “L’uso di Buzzy nei bambini con handicap, malattie rare e neurodegenerative”. I risultati saranno pubblicati su riviste scientifiche e presentati al congresso nazionale della S.I.P. I soci del club studenti di Medicina e Chirurgia e il dottore Di Stefano saranno gli autori dell’importante pubblicazione, i cui risultati saranno alla base del possibile utilizzo di “Buzzy” in bambini con patologie neurodegenerative ma anche della promozione del metodo “Buzzy” in Italia.