Partinico: Pd, è guerra aperta

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La frangia di “opposizione” del Partito Democratico a Partinico aumenta la sua schiera: non c’è più soltanto Michele Chimenti, al suo fianco anche la new entry Salvatore Rappa che sino ad oggi non si era dichiarato ufficialmente a quale corrente fosse vicino. I due consiglieri hanno sottoscritto un documento ufficiale di replica all’esternazione del sindaco Salvo Lo Biundo, anche lui recentemente transitato all’interno dei Democratici dopo avere sempre militato in schieramenti di centrodestra, il quale aveva asserito che la direzione provinciale del partito fosse dalla sua parte e che quindi chi si poneva all’opposizione al suo governo non rappresentava la linea ufficiale del partito. Chimenti e Rappa parlano di situazione di imbarazzo per un Pd che non formula proposte per la città. Si è anche parlato di possibili “epurazioni” all’interno del Pd nei confronti di chi non avesse sposato la linea dell’amministrazione. I due consiglieri comunali, però, continuano a sfidare il primo cittadino accusato di avere fallito con la manovra di avvicinamento sua e di molti suoi fedeli alleati al Pd: “Ogni tentativo di sviluppare una qualsiasi discussione politica – si legge nel documento di Rappa e Chimenti – è stata sempre bloccata sul nascere con atteggiamenti minacciosi nei toni ed anche fortemente aggressivi. Prova tangibile di ciò è l’ultima riunione del 2 luglio dove a prevalere, ancora una volta, sono stati i toni arroganti e provocatori lanciati, addirittura, anche da parte di chi ha grandi responsabilità amministrative ed istituzionali, dimostrando, così, di non accettare il confronto politico all’interno del partito e minacciando ridicole e fantomatiche espulsioni”. Ci sarebbe anche un certo scollamento tra la segretaria cittadina del Pd, Maria Provenzano, e lo stesso sindaco pur essendo stato quest’ultimo a farla eleggere con la forza dei numeri avendo intruppato nel partito all’incirca 300 nuovi tesserati. La Provenzano è uscita con un documento in cui sollecita un ricompattamento della base, anch’essa aspramente criticata però dalla frangia vicina al sindaco: “La Provenzano si è resa “colpevole” – commentano i due consiglieri dissidenti con la linea di Lo Biundo – di avere espresso il pensiero, oltre che di molti iscritti ed elettori del Pd, soprattutto della maggioranza dei cittadini che non si riconoscono nel modo di operare dell’attuale amministrazione comunale”. Allo stato attuale il gruppo consiliare del Pd partinicese è composto da tre consiglieri e in pratica l’unico vero sostenitore dell’amministrazione è il capogruppo Aldo Lo Iacono che dal suo canto ha ribadito che la sua posizione minoritaria non lo porterà a mettere in discussione il suo ruolo.

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