Scoppiano in lacrime le mamme dei figli vittime delle violenze alla scuola “Capitano Polizzi” di Partinico. Lo fanno sotto gli occhi del sottosegretario alla Pubblica istruzione Davide Faraone che questa mattina si è recato proprio a Partinico nella sede centrale dell’istituto comprensivo dove si sono verificati i maltrattamenti. Raccontano la loro angoscia con pudore e civiltà.
Faraone ascolta e rassicura che la sua presenza oggi in città ha avuto proprio la funzione di garantire un segnale di vicinanza nell’ottica anche di potenziare le attività didattiche in modo da prevenire situazioni di degrado e di cattiva gestione dell’istruzione nelle scuole dell’obbligo.
Accanto al sottosegretario il sindaco Salvo Lo Biundo e la dirigente scolastica Rosa Rizzo che hanno rassicurato sul fatto che saranno ulteriormente rafforzati i controlli sul fronte del settore didattico a garanzia proprio degli alunni e anche delle insegnanti. Queste ultime non hanno nascosto la loro difficoltà e l’imbarazzo per quanto accaduto e temono anche per la loro incolumità dopo quanto emerso dall’indagine della guardia di finanza scaturita giovedì scorso nell’arresto di tre maestre della scuola “Polizzi”.
Ieri le tre insegnanti sono state interrogate dal gip e si sono discolpate sostenendo di lavorare in condizioni difficili e minimizzando sulle violenze fisiche. Per tutte e tre è stata confermata la misura dei domiciliari, è stata quindi respinta la richiesta di scarcerazione avanzata da qualche legale. Presente anche il marito di una delle tre insegnanti ai domiciliari che ha minimizzato rispetto alle immagini delle violenze divulgate dalle fiamme gialle. Ha anzi denunciato come la moglie lavorasse con le altre colleghe in un contesto difficile e che le richieste di potenziamento della classe di sostegno siano cadute più volte nel vuoto.
