Alpauno

Partinico: Tarsu e Ici, guerra agli evasori

Oltre mezzo milione di euro che mancano dalle casse del Comune per effetto dei cosiddetti “furbetti”. Stiamo parlando degli evasori dei tributi, problema atavico non solo per la città ma per l’intero territorio siciliano. Specificatamente per Partinico il Comune si è accorto che manca un bel gruzzolo dagli incassi effettivi dei ruoli da riscuotere per quanto concerne la Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani, e l’Ici, l’imposta comunale sugli immobili. E’ stata effettuata un’attenta ricognizione dall’ufficio Tributi che ha potuto appurare un’evasione pari a 527 mila 959,18 euro. Soldi che si sono accumulati negli anni che vanno dal 2007 al 2011. Nello specifico 150 mila 594,18 euro è la cifra evasa per ciò che concerne il pagamento dell’Ici, e 377 mila e 365 euro invece riguarda il mancato pagamento della Tarsu. Il Settore Tributi, retto dal ragioniere Giuseppe Misuraca, ha provveduto con propria determina ad approvare dunque i ruoli per il recupero dell’evasione delle due tasse. Da tempo questo settore sta lavorando proprio su questo fronte, riuscendo anche a far risparmiare qualcosa al Comune che ha evitato in alcuni casi di fare ricorso a società esterne per la riscossione dei tributi evasi. Riguardo proprio all’evasione l’ente municipale, nell’ultima relazione della Corte dei Conti, è stato sonoramente bacchettato per “previsioni di entrate gonfiate”. Sarebbe stata infatti appurata l’elevata previsione di entrate rispetto agli importi accertati nel 2011 con particolare riferimento alle previsioni di entrate per Tarsu, per recupero evasione tributaria, con residui da riscuotere al 31 dicembre del 2011 pari a quasi 4 milioni di euro, per addizionale comunale Irpef e per sanzioni per violazione del codice della strada, registrandosi contestualmente la presenza di una differenza di parte corrente, pari a quasi mezzo milione di euro. Proprio in relazione a questa contestazione dei magistrati contabili il Comune sta quindi provvedendo ad allinearsi. In realtà oramai da due anni, secondo quanto certificato dall’assessorato al Bilancio, si sta lavorando su questo fronte e i risultrati sono arrivati attraverso il recupero di ben un milione e 276 mila euro. Ed è proprio sotto il profilo dei tributi che il Comune sta notevolmente puntando nel tentativo di darsi quella necessaria liquidità di cui oramai da tempo soffre l’ente: “Ad essere stati incassati – sottolinea l’assessore al Bilancio, Giovanni Pantaleo – più del 90 per cento dell’Imu  e il 100 per cento dell’Irpef per il 2012, mentre la Tarsu è stata messa interamente in riscossione con un incremento del ruolo pari al 10 per cento”. L’amministrazione comunale mostra quindi i muscoli nei confronti dei morosi o peggio ancora degli evasori totali del tributo. Resta ancora una certa sofferenza infatti per ciò che concerne gli incassi relativi alla Tarsu, la tariffa sui rifiuti solidi urbani: “Parte dei residui attivi sono dovuti al mancato pagamento  della  Tarsu,  si tratta di un 20 per cento di tassa iscritta al ruolo – sottolinea ancora Pantaleo -. Una quota fisiologica, in media con il trend di tutto il sud Italia”.

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