Partinico: raccolta l’uva nel bene confiscato

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Rialza la testa l’associazione Aurora Onlus che gestisce un terreno confiscato alla mafia a Partinico. Ad appena un anno dal devastante incendio che danneggiò il vigneto, un tempo regno del boss Michele Vitale, l’Aurora Onlus è riuscita a ricreare le necessarie condizioni per far tornare produttivo il fondo agricolo. Quest’anno sono stati raccolti ben 500 chili di uva dai volontari per un totale di una ventina di cassette. Prodotto consegnato ai tecnici dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, con cui l’associazione ha stipulato un protocollo di intesa, per essere vendemmiate nella cantina di Marsala. La presidente di Aurora Onlus, Ivana Calabrese, parla di “miracolo della natura”: “Non avevamo previsto di fare vendemmia quest’anno – afferma – visto tutti i problemi che abbiamo avuto l’anno scorso, ma quando durante un sopralluogo abbiamo visto che c’era tanta uva abbiamo aspettato e sperato in quello che ci sembrava quasi un miracolo”. L’incendio che devastò nel settembre del 2012 il terreno fu un vero e proprio giallo. Non è masi stato chiarito se il rogo fosse mirato proprio a distruggere il fondo agricolo confiscato alla mafia oppure fosse di natura accidentale. I dubbi ci sono anche perché stiamo parlando di un terreno sottratto Michele Vitale, fratello dei sanguinari Leonardo e Vito, uomo di spicco di un clan che per un ventennio ha spadroneggiato nel territorio e vinto anche una guerra di mafia prima di essere azzerato ai suoi vertici da una raffica di arresti. Sono stati interpellati anche i vigili del fuoco del locale distaccamento chiamati a effettuare una perizia: “Impossibile stabilire le cause dell’incendio” hanno sottolineato i pompieri. Ci si è accorti dell’incendio quando i vertici dell’associazione si sono recati sul posto per effettuare una simbolica raccolta dell’uva. Lo scorso anno il vino “Gocce di Aurora”, prodotto proprio dall’uva raccolta, è stato presentato al Vinitaly di Verona ed ha avuto anche un grande successo. Siamo in presenza di un terreno che è stato assegnato proprio due anni fa dal Comune all’associazione Aurora Onlus e che prevede l’inserimento di persone disabili ed autistiche in particolare nel mondo del lavoro. In tutto si parla di un ettaro di terreno coltivato, almeno sino ad oggi, esclusivamente a vigneto. Ma è in programma una completa ristrutturazione tanto che nel tempo si dovrebbe creare un centro all’avanguardia per attività di ricerca e sperimentazione della qualità di prodotti agro-alimentari. Recentemente l’amministrazione comunale ha dato un impulso sul fronte proprio dell’assegnazione dei beni confiscati, destinandoli praticamente quasi tutti ad associazioni o enti no profit con finalità sociali.