Partinico, presto un centro Aias

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PARTINICO. Presto in città sorgerà un centro di assistenza per gli spastici. Oramai è ad un passo l’apertura di una sede in via De Santis, traversa nella parte alta del centralissimo corso dei Mille, che diventerà in pratica unico punto di riferimento nel suo genere per l’intero Distretto sanitario 7 che si estende sino alle porte di Palermo. A darne notizia Rosario Rizzo (nella foto), presidente locale dell’Aias, l’associazione italiana di assistenza agli spastici: “Oramai siamo arrivati alle ultime battute del cantiere – sostiene -. Mancano le rifiniture, gli infissi e qualche atro piccolo lavoro di collaudo dell’immobile. Diciamo che nell’arco di un mese e mezzo si dovrebbe arrivare a concludere l’opera”. La struttura è stata realizzata esclusivamente attraverso le donazioni di gente di buona volontà e anche di importanti personalità del mondo sportivo. Ad esempio importanti sostegni sono arrivati dall’ex calciatore del Palermo Cesare Bovo e dall’Inter club siciliano, solo per citarne alcuni. Quindi prende forma anche nel comprensorio partinicese l’Aias, realtà diffusa in tutta Italia. Si tratta di una forma associativa privata in grado di affrontare i problemi legati alla paralisi cerebrale infantile e dare supporto alle famiglie delle persone colpite dalla malattia. L’Aias nacque in Italia nel 1954 con lo scopo di sviluppare la “cultura della disabilità” e il rafforzamento della solidarietà, sulla base del principio che ogni persona, a prescindere dalle condizioni psico-fisiche, ha il diritto inalienabile ad una vita libera e dignitosa. Arriva quindi questa realtà anche a Partinico che ora potrà contare su moltissimi suoi servizi come da statuto. L’Aias infatti ha rapporti diretti con gli organi legislativi regionali, nazionali ed internazionali, e con gli enti locali per sensibilizzare gli stessi ad agire in sede legislativa ed operativa in funzione delle istanze dei disabili e delle loro famiglie;  promuove conferenze, convegni, seminari, indagini e studi, anche a livello comunitario, per una concezione della riabilitazione come processo multiforme e pluridimensionale, ossia non solo come momento clinico, ma anche come un “unicum” con gli aspetti sociali, educativi, culturali, formativi e di inserimento autonomo del disabile nel sistema produttivo della società; sollecita l’attuazione e lo sviluppo su tutto il territorio nazionale di servizi di riabilitazione, intesi come “funzione pubblica”, a prescindere dalla configurazione degli apparati operativi, pubblici e privati, che li forniscono; istituisce soprattutto centri e servizi di riabilitazione, nonché servizi e strutture socio-sanitarie in regime convenzionale con il Servizio Sanitario Nazionale. Con l’approssimarsi tra l’altro dell’apertura della sede il Comune ha dato anche un’accelerazione per il ripristino nella via De Santis dell’illuminazione pubblica che mancava da 8 mesi a causa di un furto di cavi di rame: “A nome mio e dell’associazione, ma anche dei residenti della zona, – sottolinea Rizzo – ringrazio l’amministrazione comunale, ed in particolare gli assessori ai Lavori pubblici e alla Manutenzione, Giovanni Pantaleo e Diego Campione, oltre che i tecnici degli uffici per avere risolto il problema”.

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