Partinico-Intercettazioni Maniaci: contro la chiesa e il candidato Bonnì

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“Siccome io ti difendo, quindi il primo io e poi tu…”. E’ uno stralcio di intercettazione telefonica tra Pino Maniaci e il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo. Uno stralcio inedito che conferma i sospetti dei veleni delle elezioni amministrative del 2013 a Partinico: Maniaci, in questa conversazione, conferma di essere praticamente l’unico che difende il sindaco uscente (che poi sarà riconfermato a furor di popolo, ndr). Queste parole il giornalista “antimafia” dell’emittente Telejato le utilizza per rispondere ad una precedente affermazione del sindaco che gli da appuntamento al bar “Sweet moment”, luogo in cui dalle indagini dei carabinieri sarebbe emerso che il primo cittadino sganciava piccole somme di denaro a Maniaci: “…Non è che vogliono distruggere solo a te ma pure a me – dice nell’intercettazione telefonica Lo Biundo rivolgendosi a Maniaci -, vedi che ti comunico che stanno cercando di denigrarmi sotto ogni punto di vista….”. Maniaci quindi gli risponde che dal momento che lui lo difende, inevitabilmente si rende conto che anche lui finisce nel tritacarne delle critiche. Una conversazione che di fatto smentisce quello che Maniaci ha sempre sostenuto attraverso la sua emittente televisiva: “Per me parla la storia – ha più volte evidenziato -, con centinaia di servizi in cui attacco il sindaco Lo Biundo. Sfido io a voler trovare servizi in cui mi ammorbidisco nei confronti del sindaco di Partinico”. Questa intercettazione conferma invece che lo stesso Maniaci ha apertamente sostenuto Lo Biundo durante la campagna elettorale del 2013. In realtà per l’appunto è solo una conferma perchè altre conversazioni hanno sempre portato verso questa direzione: la Procura ha accertato che Maniaci offriva “interviste riparatrici”, convinto della sua potenzia mediatica. Ed effettivamente decine e decine di volte Lo Biundo ha effettuato interviste di replica a servizi del giorno prima di Maniaci in cui si offriva il microfono per 7-8 minuti ed anche per più tempo. Un’enormità se si considera che un servizio giornalistico televisivo dovrebbe avere per convenzione una durata abbastanza limitata. Nel corso della nuova conversazione intercettata che è emersa in queste ore il giornalista conferma il suo odio per la parte politica avversa a Lo Biundo, quella capitanata dall’altro candidato sindaco Gianfranco Bonnì, e se la prende con  un sacerdote, don Carmelo Migliore, che regge la chiesa del Santissimo Salvatore: “Ora ti racconto due cose di questo (riferendosi a Bonnì, ndr) – dice Maniaci al telefono a Lo Biundo – che se n’è andato da padre Carmelo, eh… si è andato a confessare da padre Carmelo….che ti difendo, che tu ammazzi un paese…e a padre Carmelo ora lo faccio nuovo….alla televisione però, no di presenza e gli faccio vedere se i preti devono fare politica”. Nella loro relazione i carabinieri della Compagnia di Partinico, che hanno portato avanti l’indagine su Maniaci, scrivono in maniera molto cruda che queste intercettazioni mettevano in evidenza “la capacità del giornalista di condizionare le istituzioni tanto da diventare un punto di riferimento sul territorio”. Dall’indagine, per cui la Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di Maniaci, era venuto fuori come il factotum di Telejato chiedesse soldi e favori ai sindaci di Partinico e Borgetto, anche per la propria amante, in cambio di una linea soft nel proprio tg.