Partinico-Crolli continui, centro storico a pezzi

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Altri rischi di crollo di abitazioni nel centro storico di Partinico. L’ultimo allarme è scattato domenica scorsa nelle vie Garifo e Sapienza, arterie che sbucano sulla principale via Francesco Crispi. Secondo gli accertamenti dell’ufficio tecnico del Comune, intervenuto sul posto insieme ai vigili del fuoco ed alla polizia municipale a seguito della segnalazione di alcuni residenti, un agglomerato di abitazioni rischia di crollare dopo che la recinzione metallica di un immobile si è divelta  a causa del forte vento. Tale recinzione era stata installata dagli stessi proprietari dell’immobile che si affaccia sulla via Garifo in seguito all’abbattimento di alcune mura nell’estate scorsa per mettere in sicurezza l’edificio. Pare comunque che l’assenza di questa stessa recinzione possa pregiudicare la stabilità delle abitazioni circostanti, compresa quella che si trova alle spalle e che si estende su via Sapienza, in quanto “poggiavano” staticamente sull’immobile messo in sicurezza. Proprio per questo motivo i vigili urbani hanno disposto la chiusura parziale di un tratto delle vie Garifo e Sapienza che comunque restano percorribili per metà carreggiata. Quindi continua inesorabilmente a sbriciolarsi il centro storico di Partinico. Continui crolli di abitazioni da decenni abbandonate si verificano di giorno in giorno e spesso, come soluzione, viene adottata quella della chiusura di interi tratti di strada. Il problema è che trascorrono mesi e mesi prima di poter riaprire le arterie mandando letteralmente in tilt il traffico veicolare. Uno degli esempi attuali è il tratto di via Colombo, una delle strade principali della città che si collega al centrale corso dei Mille. Strada chiusa da oltre tre settimane attraverso un’ordinanza del comando di polizia municipale per il rischio di distacchi di intonaco e grondaie da un’abitazione. Ora dovranno scattare i soliti tempi tecnici tra l’ordinanza del sindaco Salvo Lo Biundo per intimare i proprietari dell’abitazione ad intervenire e l’inizio dei lavori. Tempi che spesso vanno ben oltre i 30 giorni dettati nella sua disposizione dal primo cittadino. Basti pensare ai recenti casi degli immobili tra le via Naccarello, Di Bella e Abbazia, o di via Garifo o ancora di via Sant’Annuzza dove per anni ci sono stati dei veri e propri bracci di ferro tra i proprietari degli immobili e il Comune. E così tra carte bollate e avvocati tutto si congela e le strade per ragioni di sicurezza rimangono interdette al traffico con i conseguenti disagi del caso. A preoccupare è lo stato di degrado diffuso del centro storico: proprio in questi giorni un altro rischio di crollo ha interessato una palazzina di via Cataldo, stradina che si trova alle spalle della sede centrale dell’ufficio postale. Si tratta di una vecchia palazzina disabitata dove l’ufficio Tecnico del Comune ha constatato il reale pericolo. Anche qui strada chiusa al traffico veicolare. In uno studio commissionato a professionisti esterni dal Comune all’incirca una decina di anni fa venne fuori che un immobile su tre nel centro storico è disabitato.