Partinico: Comune, piano antiassenteismo

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Non ci sarà nemmeno più la “pausa caffè”, quel break di 5 o più minuti che in ufficio era tollerato. E a risponderne non sarà soltanto il dipendente ma anche il suo superiore, non solo a livello disciplinare ma anche penale. Parte dal Comune di Partinico una vera e propria controffensiva contro il malcostume che si registra all’interno dei vari uffici dislocati nelle diverse sedi municipali. Una sorta di crociata antiassenteismo che punta dritto ad evitare disfunzioni interne all’espletamento dei servizi. L’assessore al personale, Giovanni Denaro, e il responsabile del Settore Affari generale e del Personale, Maria Pia Motisi, hanno emanato una vera e propria circolare di tre pagine in cui preannuncia uno stringente controllo della presenza dei dipendenti comunali sul posto di lavoro. Tutto parte dalle denunce di diversi cittadini: “Essendo pervenute diverse segnalazioni – sottolineato Motisi e Denaro -, in cui si stigmatizzano comportamenti non conformi ai doveri d’ufficio da parte di alcuni dipendenti, si preavvisa che verrà attivato un adeguato sistema di controllo della presenza sul posto di lavoro che garantisca l’amministrazione, scongiuri i casi di assenteismo e tuteli la posizione dei lavoratori che, invece, per ragioni di servizio sono obbligati a spostarsi sul proprio posto di lavoro”. La circolare evidenzia alcuni passaggi importanti che tendono a scardinare consolidati “vizietti” in ufficio, come quelli della “pausa caffè”. Ci sarà massimo controllo anche sotto questo aspetto perché da oggi viene preannunciata sotto questo aspetto la tolleranza zero: “Anche l’abitudine diffusa tra i pubblici dipendenti della cosiddetta pausa caffè, pur se tollerata, – precisano l’assessore e il funzionario comunale – appare antigiuridica e fonte di illecito amministrativo, considerato che il limitato periodo di tempo in questione sarebbe chiaramente usufruibile attraverso la richiesta di permessi brevi da recuperare successivamente, con la conseguenza che il dipendente risponde del relativo danno patrimoniale e, qualora provato, anche dell’eventuale danno da servizio”. Il messaggio quindi appare chiaro: per prendersi il caffè bisognerà chiedere un permesso che dovrà essere successivamente recuperato. Vengono messi all’erta anche i responsabili dei diversi Settori che compongono la macchina burocratica comunale: anche loro rischiano di finire nella tagliola delle sanzioni se non vigileranno sul corretto comportamento del proprio dipendente. Recentemente è stato approvato dalla giunta municipale il “Codice di comportamento dei dipendenti del Comune” che all’articolo 15 stabilisce proprio che il rispetto di tale regolamento deve essere assicurato per l’appunto dai responsabili di Settore incaricati di posizione organizzativa: “Vi sono diverse sentenze di condanna dei responsabili di struttura – precisano anche Motisi e Denaro – in merito all’inosservanza dell’orario di lavoro da parte dei dipendenti del settore guidato”. Il sistema di controllo che sarà attuato dal comune prevede anche la vigilanza sulla timbratura dei cartellini all’entrata e all’uscita dell’ufficio.

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