Partinico: Comune, nessun esubero di personale

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PARTINICO. “Nessuna eccedenza di personale in servizio”. La giunta guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo dà questo responso a conclusione del lavoro di ricognizione per la verifica delle eccedenze e dei sovrannumero presenti in pianta organica stabilita dalla Legge di stabilità del 2012. Sono stati incaricati di effettuare questo lavori i diversi responsabili dei Settori che compongono la macchina burocratica i quali, nella loro relazione, in tutti i casi hanno sostenuto “l’inesistenza di situazioni di soprannumero ed eccedenze”. L’amministrazione ha quindi preso atto di ciò ed ha approvato la delibera, trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei ministri presso il Dipartimento della Funzione pubblica. “Dopo aver proceduto alla ricognizione annuale del personale ed effettuate le operazioni di rilevazione e verifica dell’adeguatezza del numero dei propri dipendenti in relazione alle attività svolte – si legge nella delibera di giunta – non sono state rilevate situazioni di soprannumero o comunque eccedenze di personale,  in relazione  alle esigenze funzionali  o alla situazione finanziaria dell’ente. Pertanto non debbono essere avviate nel corso dell’anno 2014 procedure di dichiarazioni di esubero di dipendenti, fermo restando, in ordine alle disposizioni inerenti il ‘taglio degli organici’ derivanti dall’applicazione della spending review, che siamo ancora in attesa dell’emanazione del decreto attuativo della Presidenza del Consiglio dei ministri”. Viene così “spazzata” l’idea di un Comune zeppo di personale eppure i numeri, seppur controversi, parlano chiaro. Partinico risulta infatti tra gli enti locali siciliani che contano il maggior numero di unità in servizio al Comune in proporzione agli abitanti: ci sono all’incirca 440 lavoratori, tra dipendenti e contrattisti, con un rapporto di uno ogni 75 abitanti. Da considerare che la presenza di personale che lavora alle dipendenze dell’ente municipale ha fatto negli anni lievitare proprio le spese correnti che oggi sono arrivate a ingessare praticamente all’incirca il 50 per cento dell’intera manovra finanziaria del Comune. La spesa corrente ammonta a ben 28 milioni e 300 mila euro, appesantita non solo dagli stipendi di dipendenti e contrattisti ma anche dai costi per il funzionamento degli uffici (luce, gas, telefono, ecc….). D’altronde il Comune non fa eccezione rispetto alla realtà siciliana su cui da tempo impazzano le polemiche sull’eccessiva presenza di personale negli uffici. Da considerare poi che non è mistero il fatto che esistano anche dei problemi legati alla distribuzione del personale in servizio. Si soffrono delle carenze in settori nevralgici, come la Manutenzione o il Verde pubblico. In pratica c’è la corsa a volere stare dietro una più comoda e sicura scrivania.

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