Partinico: Bluetongue, pecore infette

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Riaffiora la bluetongue nel partinicese. Per l’esattezza a Partinico dove in due allevamenti sono stati segnalati altrettanti focolai. Il sopralluogo dell’ufficio locale del Servizio veterinario dell’Asp 6 di Palermo ha segnalato le infezioni riscontrate in due pecore. I sospetti sono stati confermati dall’istituto Zooprofilattico di Palermo, ora per l’ufficialità manca soltanto l’ultimo e definitivo parere dell’istituto di Teramo, struttura di riferimento nazionale per l’accertamento di questi tipi di malattie infettive. “Aspettiamo ancora la conferma ufficiale – afferma il responsabile dell’ufficio veterinaria di Partinico, Giuseppe Fiore – per i due casi sospetti che sono stati segnalati da noi. Non c’è alcun rischio per la salute dell’uomo, certamente c’è invece un rischio per gli animali”. Questi due casi potrebbero portare a decisioni drastiche come quelle di abbattere gli allevamenti vicini. Se quindi l’istituto Zooprofilattico di Teramo dovesse confermare quanto già accertato dai colleghi di Palermo, secondo quanto impone l’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale, si dovrà procedere all’abbattimento di tutti i capi sensibili nell’allevamento e all’applicazione del provvedimento di zona di protezione nell’area in un raggio di 10 chilometri dal focolaio: questo abolisce la possibilità di spostare gli animali dalla zona colpita, con conseguente blocco del commercio di bestiame. Generalmente alla conferma di un focolaio di Bluetongue segue l’obbligo di vaccinazione di tutti i ruminanti domestici del territorio interessato. La “lingu blu” è una malattia infettiva dei Ruminanti. È conosciuta anche con il nome di Febbre catarrale dei piccoli Ruminanti: questo nome deriva dalla cianosi della mucosa linguale osservata negli animali colpiti in modo più grave. Il virus si trasmette esclusivamente attraverso le punture dei moscerini ematofagi del genere Culicoides. Si infetta durante il pasto di sangue su un ospite viremico e il soggetto colpito replica attivamente nell’organismo degli insetti, andando a colonizzare le ghiandole salivari, dalle quali è in grado di infettare un nuovo ospite punto. Elevate temperature serali e forti precipitazioni alla fine dell’estate, clima che si è verificato in questi giorni proprio nel comprensorio, tendono ad aumentare l’attività dei vettori, che è massima nella tarda estate-primo autunno. Una volta inoculato, il virus tende a colonizzare le cellule del sangue, soprattutto i globuli rossi, fatto che facilita la trasmissione tramite il pasto di sangue del vettore. La viremia è stimata durare circa 60 giorni, ma l’animale colpito è contagioso per il vettore solo nei primi giorni dopo l’infezione, quando il titolo virale nel sangue è più elevato. La Bluetongue ricompare nel comprensorio a distanza di 13 anni dal primo caso che venne segnalato a Giardinello. Le due pecore infette fanno parte di due allevamenti a Partinico distanti l’uno dall’altro di 5 chilometri. Il che fa scattare l’allarme di un possibile contagio anche di altri capi nelle vicinanze.