Partinico: Arriva l’Aro rifiuti, l’ok della Regione

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PARTINICO. Via libera dalla Regione all’istituzione dell’Aro a Partinico, il nuovo soggetto che gestirà il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. L’ok è arrivato da un decreto dell’assessorato dell’Energia. Partinico gestirà il servizio in solitudine, dopo avere provato ad accorparsi alla società che opera nella vicina Alcamo perché considerata virtuosa ma senza successo. Da qui la decisione maturata di provare a lavorare in autonomia pur facendo parte di uno dei 10 ambiti siciliani che compongono l’Srr di Palermo Ovest, macro area individuata dalla Regione per la gestione della raccolta dei rifiuti. Tutta da verificare quale sarà l’efficienza di questo nuovo organismo considerata la disastrosa situazione in cui si trova Partinico da anni, dove il servizio di raccolta dei rifiuti ha funzionato a singhiozzo (una ventina gli stop di diversi giorni soltanto negli ultimi tre anni, ndr) e addirittura si è del tutto abbandonato il sistema di raccolta differenziata porta a porta. Oggi in città la quota di differenziato è scesa sotto la soglia del 3 per cento quando invece, all’epoca del porta a porta nel solo centro storico, si era arrivati a raggiungere il 9 per cento. A risaltare di più all’occhio l’obiettivo che viene imposto al Comune all’articolo 3 del decreto: “Il raggiungimento del 65 per cento di raccolta differenziata e del 50 per cento del recupero di materia entro il 2015”. Numeri che ad oggi appaiono davvero impossibili da raggiungere in così breve tempo. Con gli Aro il servizio cambia nella sua impostazione: il Comune si occuperà direttamente di gestire e dare in affidamento ad aziende private, tramite gara d’appalto, lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti; di competenza saranno, inoltre,la determinazione del piano industriale e le decisioni riguardo le forme di attuazione della raccolta differenziata nel territorio di riferimento. Ora il nuovo assetto, così come deliberato, è stato trasmesso al consiglio comunale che in merito dovrà pronunciarsi. Già le forze di opposizione in consiglio comunale hanno esternato il poco gradimento del percorso attuato dall’amministrazione: “Il passaggio dall’Ato all’Aro – sostiene Gianluca Ricupati, consigliere di Cambiamo Partinico – rischia seriamente di tradursi in un mero gioco linguistico: non solo nessuno ne parla, ma si sta costruendo nuovamente un castello di sabbia che crollerà certamente in partenza, causando un servizio pessimo come quello attuale e costi perfino più elevati”. In città i costi di raccolta dei rifiuti sono lievitati da 650 mila euro nel 2004 a quasi 6 milioni di euro attuali. Situazione che è stata denunciata in un dettagliato dossier di Rifondazione Comunista e anche dall’ex assessore all’Ambiente del Comune, Bartolo Parrino. L’assessore all’Ambiente Diego Campione ha sempre sottolineato la necessità di costruire un servizio più efficiente: “I disagi patiti in questi anni sono sotto gli occhi di tutti – ha più volte sottolineato – e non si possono scaricare colpe sulle amministrazioni locali che non hanno potere in tal senso. La Regione è chiamata a invertire la rotta per mettere in condizione i Comuni di garantire un buon servizio alla collettività”.

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