Partinico: arriva la Tari, prima rata a luglio

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PARTINICO. Arriva la Tari. La tanto “attesa” tassa sui rifiuti che andrà a sostituire la vecchia Tarsu sbarca in città. E il Comune chiede il conto già alla fine del prossimo mese di luglio. La giunta guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo ha infatti stabilito di fissare la scadenza per la prima rata al 31 luglio; il tributo è stato dilazionato in tre rate: la seconda è stata stabilita al 30 settembre e la terza e ultima al 30 novembre, pari al 80 per cento dell’imposta. La rata di saldo e di conguaglio sarà comunque determinata con apposita delibera dal consiglio comunale. Della Tari il consiglio ne discuterà proprio domani, con apertura dei lavori alle 9,30. Il civico consesso sarà chiamato in particolare a stabilire la determinazione delle rate e le relative scadenze. Considerato che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo gode di un’ampia maggioranza che oramai ha superato la quota dei 20 consiglieri sui 30 presenti dietro gli scranni, la delibera di giunta dovrebbe essere confermata a meno di clamorosi tonfi politici. Un momento davvero non facile per i partinicesi, reduci da un aumento della pressione tributaria per effetto dei balzelli applicati nell’ultimo biennio. L’ultimo aumento è stato proprio quello della tassa sui rifiuti alla fine dello scorso anno quando arrivò un incremento del 30 per cento rispetto al tributo dell’anno passato. Aumento che fu frutto in pratica della ripartizione dell’incremento del costo del servizio dell’Ato rifiuti di un milione e mezzo. Questi i costi a metro quadrato comprensivi degli aumenti differenziati per tipologia di immobile: abitazioni 3,04 euro; uffici pubblici 5,45; studi professionali, agenzie, istituti di credito 10,61; negozi con esposizione 7,41; parrucchieri, barbieri e istituti di bellezza 9,54; generi alimentari 11,34; Fiorai e ortofrutta 15,16; industrie 7,41; cinema, circoli e sale gioco 6,36; bar e pasticcerie 13,64; case di cura e alberghi 8,46; scuole, associazioni e caserme 5,45; artigiani 10,61. Sul fronte della tassazione la situazione resta difficili per i contribuenti partinicesi. Infatti, Tarsu a parte, a causa delle condizioni difficili delle finanze del Comune Imu e Irpef sono rimaste inchiodate all’aliquota massima consentita: l’imposta sulla seconda casa è rimasta ferma al 10,4 per mille, l’Irpef allo 0,8, picchi massimi consentiti dalla legge. Solo i servizi a domanda individuale hanno resistito alla mannaia degli aumenti: le tariffe di refezione scolastica, asilo nido e casa di riposo sono rimaste invariate rispetto all’anno precedente.

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