Partinico: agricoltura, emergenza nell’aria

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PARTINICO. L’iniziale ottimismo trova i primi concreti ostacoli per l’agricoltura del partinicese. I primi impegni della Regione che erano stati garantiti per le carenti infrastrutture del comprensorio partinicese vengono smentiti dalla Cia, la confederazione italiana agricoltori, che parla di “rischio per l’imminente stagione irrigua”. “Il consistente taglio dei fondi regionali destinati al funzionamento dei Consorzi di Bonifica – afferma Giovanni Cammarata, responsabile della Cia di Partinico – non permette né l’avvio delle necessarie riparazioni, né il corretto e puntuale avvio della distribuzione dell’acqua irrigua. In sostanza gli imprenditori agricoli non hanno sicurezza di potere disporre della risorsa acqua per le loro colture e a quali condizioni”. E’ infatti risaputo che le reti idriche, che distribuiscono l’acqua dalla diga Jato alle campagne del comprensorio (Partinico, Borgetto, Trappeto, Balestrate, Montelepre e Giardinello, ndr) sono vecchia praticamente di quasi mezzo secolo e da una stima dello stesso assessorato regionale alle Risorse Agricole il 40 per cento del territorio non è raggiungibile a causa delle rotture alle condotte. Dai primi incontri che si erano tenuti tra il Consorzio di Bonifica Palermo 2, ente che gestisce l’erogazione idrica della diga, si era parlato di investimenti per circa 3 milioni di euro. Secondo quanto ora sostiene la Cia questi stanziamenti economici non ci sarebbero più a disposizione. La confederazione agricoltori di Palermo ha già avviato una serie di iniziative nei principali comprensori irrigui in cui agricoltori e amministratori locali vengono messi al corrente della critica situazione e dove verranno decise le iniziative mediante le quali investire governo regionale e Ars del problema. Per il prossimo venerdì 11 aprile, a Partinico, è in programma un’assemblea più ampia a cui parteciperanno gli agricoltori delle zone irrigue della provincia e a cui sono stati invitati i rappresentanti dei Consorzi e dell’assessorato regionale all’Agricoltura. “Al Governo regionale e ai deputati dell’Ars – dichiara Antonino Cossentino, presidente della Cia di Palermo – chiediamo la garanzia delle risorse necessarie per il corretto e puntuale svolgimento della prossima campagna irrigua in assenza del quale gran parte delle colture, e in particolare quelle che a maggior reddito come gli ortaggi e fruttiferi, sono fortemente a rischio, così come verrebbe resa critica perfino la sopravvivenza di molte colture arboree”. Ad essere contestata dalla Cia anche la riforma della Regione per il riordino dei Consorzi di bonifica in Sicilia, che da 11 diventerebbero probabilmente 3. Secondo l’organizzazione di categoria ci sono molti aspetti gestionali non ancora chiariti e soprattutto questa normativa non è stata pensata ascoltando direttamente gli agricoltori.

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