Parco sub-urbano di Alcamo, ‘habemus edictum’. Tre anni per bando di gestione

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Tre anni per pubblicare il nuovo bando per la concessione della gestione del parco sub-urbano. Non certamente un grande esempio di solerzia e di rispetto del verde pubblico. Tanto per fare due conti calcolano che i bandi solitamente sono composti da tre pagine, quindi circa 2.000 parole, sarebbero state scritte poco meno di due parole per ognuno dei 1.095 giorni. La precedente convenzione, quella con la Laurus, associazione che era riuscita a far rivivere il più grande polmone verde di Alcamo, era scaduta a fine ottobre del 2019.

Prima e dopo la scadenza seguì una serie di lettere e proposte da parte della stessa Laurus alle quali mai arrivarono risposte. In tre anni il parco sub-urbano ha subito atti vandalici, ha perduto la cura di alberi ed essenze e ha subito anche sversamenti di liquami fognari. Finalmente è arrivata la pubblicazione del nuovo bando al quale bisognerà partecipare entro il primo dicembre prossimo. L’amministrazione comunale intende coinvolgere – si legge nella nota-stampa – soggetti pubblici e privati per la gestione e la valorizzazione del Parco suburbano San Francesco, mediante assegnazione in concessione. A proposito ma il parco non era stata intitolato all’ex vice-sindaco Caterina Stellino? Ma lasciami gli interrogativi a parte.

“Vogliamo che il Parco San Francesco possa essere fruito nel migliore dei modi. – ha dichiarato il sindaco Domenico Surdi -. E’ uno dei nostri spazi verdi più belli e, attraverso questo bando, ci proponiamo di rilanciare un utilizzo del Parco che coinvolga coloro i quali possano valorizzare l’area sia in termini ricreativi che socioculturali”. Belle parole e interessante progetto, anche se probabilmente molto tardivi. Il bando assegnerà ad associazioni, enti o privati cittadini la gestione, la custodia e la manutenzione ordinaria e straordinaria del Parco.

La tipologia di affidamento è quella per servizi ed attrezzature a carattere ricreativo, culturale e commerciale, a rifiuti zero, bio sostenibile. Il rapporto tra l’Amministrazione Comunale e il gestore sarà regolato da una convenzione che avrà la durata di 5 anni. Il comune di Alcamo concederà un contributo di 10.000 euro per il primo anno, prorogabile per gli anni successivi secondo la disponibilità di bilancio.