Una soluzione a breve termine con la gestione diretta del Comune e una nel medio periodo con la pubblicazione del nuovo avviso per affidarne la gestione. Nel mezzo a quanto dichiarato dal sindaco di Alcamo Domenico Surdi, più di due mesi fa, ci sta la triste realtà: il parco sub-urbano di piazza Bagolino era ed è sempre chiuso. I cancelli sono sprangati da quando la Laurus, l’associazione che aveva fatti rivivere l’area dopo averla ottenuto in concessione nel 2014, ha deciso di non prolungare le aperture del parco sia a causa della scadenza della convenzione con il comune di Alcamo, a fine ottobre scorso, ma anche per i sempre più evidenti problemi legati alla messa in sicurezza del sito.
Nel chiudere i cancelli del parco sub-urbano il presidente della Laurus, Giuseppe Cavarretta, aveva proposto l’istituzione di un tavolo tecnico per disegnare il futuro del polmone verde che sorge al di sotto dei bastioni di piazza Bagolino. Il suggerimento dopo tre lunghi mesi è assolutamente rimasto inascoltato. La stessa associazione aveva anche chiesto un accordo transitorio per andare avanti in attesa della predisposizione della nuova convenzione. Messa in sicurezza del parco, delle vie d’accesso, della scalinata e dei viali interni, video-sorveglianza e illuminazione al centro della proposta.
Anche questo è rimasto inascoltato e il parco sub-urbano rischia di finire nel degrado dopo che l’associazione Laurus e Ambiente, con enormi sacrifici e con il riconoscimento della cittadinanza, era riuscita a garantire la fruizione dei 12.000 metri quadri del parco sub-urbano. Un polmone verde che, fra l’altro, dovrebbe anche essere ultimato con la sistemazione di altri 5.000 metri quadrati, la zona che sorge sul lato nord-ovest. Tutto tace e le ultime notizie risalgono proprio alle dichiarazioni del sindaco di Alcamo che, a metà novembre, aveva detto: “Stiamo preparando il nuovo avviso per dare il parco in concessione”.