‘Parcheggio rovente’, Comune annulla autorizzazione a Munna ma non ordina sgombero

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Finalmente l’annullamento è arrivato. Pian pianino, un provvedimento per volta, il comune di Castellammare del Golfo sta facendo rispettare la sentenza del tribunale di Trapani, datata 20 giugno,  che si è espresso sulla querelle fra due aspiranti a poter gestire il parcheggio di contrada Cerri, nei pressi di Cala Marina. Ieri, infatti, il dirigente del SUAP ha pubblicato il decreto di annullamento dell’autorizzazione rilasciata il 17 giugno a Giuseppe Munna, proprio la parte soccombente nella lite giudiziaria. Il giorno prima lo stesso ufficio comunale aveva diramato un altro provvedimento, quello di annullamento del diniego alla richiesta di autorizzazione all’utilizzo del parcheggio ad uso stagionale avanzata da Nino Caleca, il castellammarese che aveva gestito il parcheggio fino a un paio di ani fa e che, come stabilito dal tribunale, potrà usufruire del tacito rinnovo fino a tutto il 2027.

Due provvedimenti distinti, quelli del comune di Castellammare del Golfo, che di fatto fanno da apripista allo sgombero del parcheggio ma che nella realtà non hanno ancora prodotto effetti immediati e concreti. Il parcheggio, infatti, fino a stamattina era ancora in funzione con il nuovo gestore. Nel documento numero 3036 del SUAP si legge testualmente che l’annullamento del provvedimento autorizzativo rilasciato a Munna determina la inidoneità dello stesso a produrre ulteriori effetti. In altre parole l’attività dovrebbe fermarsi. Il provvedimento, però, non contempla alcun termine temporale per la liberazione dell’area e il reintegro del precedente gestore.

Chi dovrà intervenire per l’esecutività della nuova disposizione? Non è dato saperlo. Nello stesso documento si legge soltanto che il provvedimento sarà pubblicato per 15 giorni all’albo pretorio, dovrà essere notificato a Giuseppe Munna e trasmesso a polizia municipale, carabinieri e commissariato. Una vicenda intrigata e spinosa che probabilmente porterà ad altre liti giudiziarie sia da parte di Munna, che potrebbe presentare opposizione sia al tribunale che al Comune, che di Caleca per ristoro dei mancati guadagni, che non sono di poco conto, per ogni giorno in cui non ha potuto e non potrà ancora installare la sua attività.