Pane, no alla polvere di grillo domestico. AssiPan Confcommercio si mette di traverso

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La Commissione Europea ha autorizzato l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico quale nuovo alimento. Immediata è arrivata la levata di scudi da parte dei panificatori di Confcommercio che sostengono come il pane fresco artigianale italiano, ricco di storia e di tradizione, debba essere tutelato. L’Assipan, l’Associazione Italiana Panificatori di Confcommercio ha espresso quindi convinta e assoluta contrarietà all’utilizzo di polvere di grillo domestico nella produzione del pane artigianale e dei prodotti da forno, pur comprendendo i processi di globalizzazione e le collegate evoluzioni gastronomiche.

Inoltre, in ottemperanza alla normativa vigente in Italia, il pane deve essere prodotto esclusivamente con sfarinati di grano, acqua e lievito con o senza aggiunta di sale comune. Sebbene, successivamente, un regolamento del 1998 – spiega Assipan – consenta l’aggiunta di ulteriori ingredienti nella produzione, la denominazione di vendita deve essere completata dalla citazione dell’ingrediente utilizzato e, nel caso di più ingredienti, di quello o di quelli caratterizzanti.

Assipan Confcommercio, al di là degli aspetti normativi, ritiene che vi sia ormai da anni il sospetto di un graduale e costante attacco da parte di potentati economici esteri alle eccellenze gastronomiche italiane e tra queste adesso il pane. In gioco quindi non vi è solo la tutela del prodotto da forno maggiormente utilizzato in Italia, il pane appunto, ma anche la la sopravvivenza delle migliaia d’imprese di tutte le filiere alimentari nazionali. Per questo Assipan Confcommercio ha assicurato che si impegnerà nella difesa del buon pane fresco e dei prodotti da forno artigianali, espressione della millenaria cultura gastronomica del nostro Paese.