Brutta disavventura ieri sera per un gattino rimasto intrappolato all’interno del motore di un’auto parcheggiata in Via “Corso del Conte”, ad Alcamo. Intervenuti sul posto le Forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco e alcuni membri dell’associazione animalista “Soccorso Animali Alcamo – Un’anima mille zampe” presieduta da Gaspare Camarda. Dopo i primi tentativi di salvataggio dell’animale con il mancato sollevamento dell’autovettura, il piccolo gatto è stato portato in salvo. Hanno dato il loro aiuto alle operazioni anche l’associazione “Stop Animal Crimes Italia” presieduta in Sicilia da Sandra Costa e, a livello nazionale, da Antonio Colona.
Don Pino Puglisi, un ricordo lungo 29 anni. Quattro anni fa, Papa Francesco in visita a Brancaccio
Sono trascorsi ventinove anni da quella sera del 15 settembre 1993 in cui Don Pino Puglisi venne ucciso da Cosa Nostra per mano di Salvatore Grigoli, autore di 46 omicidi e parte del commando armato, guidato dai capimafia Filippo e Giuseppe Graviano, insieme a Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro e Luigi Giacalone, tutti condannati all’ergastolo. Una vita dedicata agli altri, in particolar modo ai più giovani che, con dedizione, si impegnava a togliere dalla “strada”, la stessa che li avrebbe risucchiati nel vortice della criminalità organizzata. Don Pino conosceva bene Brancaccio, c’era nato cinquantasei anni prima: parroco presso la Chiesa di San Gaetano, conosceva le strade di quel rione, i volti e le personalità di chi lo abitava e a loro si rivolgeva apertamente durante le omelie, fatte talvolta dal sagrato della chiesa.
Sarà proprio la sua attività pastorale, quel fare schietto e diretto rivolto ai mafiosi del quartiere, a causargli l’ostilità dei Graviano che, dopo varie minacce di morte, decisero che quel prete “scomodo”, doveva morire. La sera del suo 56esimo compleanno, appena sceso dalla sua Fiat Uno, davanti la porta di casa, viene freddato alle spalle da un colpo di pistola alla nuca. Sette anni dopo, la causa di beatificazione introdotta dall’allora arcivescovo di Palermo, il Cardinale Salvatore di Giorgi e nel 2012 Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione col quale, un anno dopo, il 25 maggio del 2013 Padre Pino Puglisi è stato nominato beato.
Tra le attività svolte durante il suo operato non può non essere ricordato il centro di accoglienza “Padre Nostro”, visitato quattro anni fa da Papa Francesco insieme alle case di Brancaccio e alla Parrocchia di San Gaetano: decine di lenzuoli bianchi furono stesi nei balconi del palazzo antistante piazzetta Anita Garibaldi (oggi intitolata al beato Pino Puglisi). La stessa area due mesi fa, è stata bersaglio di due roghi che hanno danneggiato la zona che avrebbe dovuto ospitare l’agorà di Brancaccio intitolata a Papa Francesco e allo stesso Pino Puglisi.
Rapina aggravata, lesioni e indebito a Castelvetrano. L’arrestata era stata denunciata 6 volte in un anno
Era stata denunciata ben 6 volte dai Carabinieri nel giro di un anno: una pregiudicata di 42 anni è stata arrestata a Castelvetrano per rapina aggravata, lesioni personale e indebito utilizzo di carta di credito perpetrate nei confronti dell’ex compagno convivente. In particolare, la 42 enne avrebbe sottratto la carta di credito all’uomo, minacciandolo con un coltello e costringendolo alle cure presso l’ospedale di Castelvetrano per delle ferite di arma da taglio, per poi eseguire svariati prelievi e pagamenti, per un totale di 250 euro. A seguito della violazione della misura degli arresti domiciliari, la donna dovrà adesso scontare 6 mesi di reclusione presso il carcere “Pagliarelli” di Palermo.
Coltivazione di cannabis e furto di energia elettrica, arrestati due uomini a Santa Cristina Gela
Coltivazione e produzione di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica: queste le accuse che hanno condotto all’arresto a Santa Cristina Gela di due uomini di 46 e 25 anni. I due sono stati sorpresi mentre si recavano presso un casolare abbandonato, dove avrebbero gestito una serra adibita per la coltivazione di cannabis. All’interno dell’abitazione sono stati, infatti, rinvenuti circa 430 esemplari della stessa pianta, con fusti alti circa 140 cm, coltivati in vaso. I malviventi si sarebbero muniti di attrezzature per il riscaldamento e l’irrigazione, alimentate grazie a un allaccio abusivo alla rete elettrica. Nei confronti degli arrestati sono scattati gli arresti domiciliari.
Pubblico e privato insieme a Gibellina per co-generare crescita, coesione e sviluppo
Si sono incontrati ieri al MAC Ludovico Corrao di Gibellina operatori turistici, culturali e sociali, gestori di strutture ricettive, bar, ristoranti, uffici tecnici, sindaco e assessori. La comunità gibellinese si è riunita per creare idee e per parlare del futuro della città, partendo dall’analisi delle identità del territorio e dalle criticità.
“Una comunità- dichiara Viviana Rizzuto, assessore alla cultura e turismo del Comune belicino– fatta di agricoltori, artisti, professionisti, imprenditori, operatori culturali e sociali, che ha deciso di credere nei propri sogni e di trasformarli in realtà”.
“Pubblico e privato insieme in un percorso condiviso di co-progettazione dello sviluppo sociale, culturale ed economico della propria città” queste le parole di Salvatore Sutera, sindaco di Gibellina.
Incendi a Partinico, Balestrate, Carini e Trappeto. Bruciati rifiuti per strada allo Zen di Palermo
Nottata di incendi quella appena trascorsa in provincia di Palermo: divampati roghi in contrada Margi, a Partinico, sulla “Strada Provinciale 2” che si collega con San Cipirello e nella pineta di Balestrate, nei pressi del villa Petruso. Altri roghi hanno, invece, raggiunto Trappeto e Carini. Nella stessa notte, cataste di rifiuti nelle strade e dentro i cassonetti sono stati incendiati nel quartiere dello Zen, a Palermo.
Incidente ad Alcamo Marina, la ragazzina è grave ma lotta. Attività cerebrale regala qualche speranza
L’ultimo elettro encefali gramma risulta ovviamente patologico ma la ragazzina travolta lunedì ad Alcamo Marina da un’Opel Corsa sta lottando con grandi vitalità e forze che contraddistinguono una dodicenne. Sui social e su vari gruppi whatsapp si legge di tutto ma soprattutto si inviata a pregare. La cittadinanza alcamese è rimasta particolarmente colpita da quanto accaduto sull’ex 187, in zona Canalotto, nei pressi di una pizzeria. Le condizioni della malcapitata, operata d’urgenza alla testa dopo il ricovero, sono sempre stazionarie. A far sperare in un miglioramento, la presenza di attività cerebrale.
Insomma la ragazzina alcamese sta lottando. Il tremendo impatto si è verificato intorno alle 18,30 di lunedì. L’automobilista, quasi certamente abbagliato dal riverbero del sole che stava calando su Monte Inici, non ha completamento visto quel gruppetto di giovani ragazze e, senza toccare i freni, ha centrato in pieno A.N. che è stata catapultata prima sul parabrezza e poi sul ciglio della strada con la relativa grande pozza di sangue. Il ventenne alla guida dell’Opel Corsa, E.C, è ancora sotto shock ma è stato dimesso dall’ospedale. I test effettuati sul ragazzo, sia quello alcolemico che tossicologico, hanno dato risultati assolutamente negativi. A tradire il ventenne il riflesso sull’asfalto del sole abbagliante. La polizia municipale sembra non avere più dubbi. L’autovettura, come attività di routine, è ancora sottoposta a sequestro.
Quel tratto di strada è di assoluta pericolosità. Il tracciato effettua una semicurva con abitazioni e locali pubblici che hanno l’uscita direttamente sulla carreggiata per la mancanza di marciapiedi. Poi quando vengono parcheggiate le autovetture su entrambi i lati, i pedoni sono spesso costretti a camminare a fianco dei veicoli in sosta. Non è questo comunque il caso dell’incidente di lunedì quando la dodicenne rimasta gravemente ferita e le sue amiche non avevano vetture alla loro destra. Diversi incidenti con coinvolgimento di pedoni si sono verificati su quel tratto di strada. Il più grave avvenne il 15 ottobre del 2006 quando un neo-patentato centrò in pieno un ragazzo. Tra procedimenti penali e civili la vicenda va ancora avanti. Il giovane alla guida venne condannato a 30 giorni di domiciliari mentre l’altro subì una condanna a vita. Porta ancora, dopo tantissimi interventi chirurgici, i postumi di quello scontro.
Da Partinico a campione del mondo. Russo aveva cominciato con il calcio all’Adelkam (INTERVISTA)
Partinico sul tetto del mondo. Roberto Russo, da protagonista, ha vinto con l’Italia la rassegna iridata. Nella sua storia sportiva anche Alcamo per alcuni anni. “Prima mi fermavano – ha raccontato – solo per chiedermi quanto fossi alto”.
Auto e tagliandi per handicap, oltre mille nulla osta ad Alcamo. Tutto legittimo?
L’autorizzazione è posta ben visibile sul cruscotto delle auto di varie cilindrate. Ad Alcamo sono ben 1.127 le autorizzazioni concesse dal 2018 ad oggi, dall’Ufficio traffico a persone con disabilità. Non c’è proporzione tra le autorizzazioni e i parcheggi con le strisce gialle dove possono lasciare le auto. Molto ma molto meno chiaramente di mille 127. Il dato fa emergere che ad Alcamo purtroppo ci sono molte persone con disabilità e pertanto vanno agevolate nei loro spostamenti con le auto. La prassi per avere il tagliando, da esibire per lasciare le auto nei posti riservati e per potere circolare, è semplice. Sufficienti le visite mediche all’Asp e poi consegnare le certificazioni al Comune che non può esimersi dal rilascio. Giusto venire incontro alle esigenze di chi ha una disabilità e quindi abbattere le barriere architettoniche. Realizzare scivoli lungo i marciapiedi. Creare tutti i presupposti per consentire un comodo accesso negli uffici pubblici e non solo.
La civiltà di una nazione si misura anche con i servizi che un Comune riesce a garantire ai propri cittadini. I più sfortunati e quindi svantaggiati vanno messi nelle condizioni di potere muoversi con la massima libertà. Ma ad Alcamo è sicuro che, su tutte le auto con il tagliando che informa che alla guida o sulla vettura, ci siano a bordo o alla guida disabili? Sarebbe più che mai opportuno che le forze dell’ordine predisponessero servizi di controllo per evitare il verificarsi di eventuali abusi. Per evitare di fruire gratis per quasi tutto il giorno del parcheggio con strisce gialle. La polizia municipale è l’organo più adatto per questi servizi e nel caso in cui scoprano violazioni revocare immediatamente l’autorizzazione.
I controlli si impongono poiché sono tanti gli alcamesi che spesso si chiedono, senza potere avere riposta, se quell’autorizzazione può sfociare in abuso quando il disabile probabilmente non è a bordo dell’auto perché utilizzata da qualche familiare, che in questo modo trova con facilità un posto dove lasciare la vettura e posteggiare gratis. Sì a tutte le agevolazioni possibili ai disabili. No ad eventuali abusi che vanno perseguiti con la massima fermezza. A volte succede di vedere scendere dalle auto con tagliando persone in apparenza senza problemi.
Scuola, inizio a ‘macchia di leopardo’. Lo consente l’autonomia. Via le mascherine
In ordine sparso stanno riaprendo le scuole. Alcuni istituti hanno già accolto gli alunni, altri lo stanno facendo in questi giorni e altri ancora lo faranno lunedì prossimo 19 settembre. Da quanto è entrata in vigore l’autonomia scolastica, alcuni genitori di più figli hanno dovuto assumere un ragioniere per tenere conto del giorno di inizio dell’anno scolastico e degli orari di entrata e di uscita. Chi per esempio si trova ad avere tre figli, spesso e volentieri, si troverà un primo giorno di scuola per ogni ragazzo. Poi uno esce alle 11, uno alle 12 e uno magari alle 13. Per non parlare dei giorni di vacanza o di chiusura che si differenziano tra le varie scuole.
Per carità, siamo contro ogni tipo di omologazione e siamo favorevoli alle autonomie, scolastiche o non scolastiche che siano, ma condividiamo anche regole chiare, certe e soprattutto che non arrechino grattacapi alle famiglie. Ma non era bello e semplice, una volta, che tutte le scuole di ogni ordine e grado avessero inizio il primo di ottobre? E che i giorni di chiusura fossero uguali per tutti agevolando anche le cose più leggere come l’organizzazione di un viaggio con tutta la famiglia? Forse siamo retrogradi ma nell’ambito della sacrosanta autonomia scolastica qualche paletto inamovibile potrebbe pire mettersi.
Il nuovo anno scolastico, già cominciato per alcuni e quasi per altri, ha comunque portato alcune novità in materia di pandemia. All’interno degli istituti scolastici, anche nelle classi, non sarà più necessario indossare le mascherine. Resta però la disposizione dei banchi in maniera singola. Anche quest’anno non ci sarà più il compagno di banco, quello che condivideva lo stesso banco bi-posto. Restano invece in soffitta, o già nelle discariche, i banchi con le rotelle, la folle idea dell’ex ministro Azzolina. Ma questa è un’altra storia.