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Alcamo e Castellammare del Golfo con l’emergenza umido: fuori dal tunnel?

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Si va verso l’uscita dall’emergenza rifiuti in buona parte della provincia trapanese dove da 10 giorni non si raccoglie più la frazione umida. Da oggi a Castellammare del Golfo si torna a raccogliere il rifiuto porta a porta, nella vicina Alcamo al Comune sono arrivate precise rassicurazioni sulla riapertura della discarica. A meno di clamorosi intoppi dell’ultima ora quindi i Comuni che fanno parte della Srr Trapani nord (oltre ad Alcamo e Castellammare del Golfo anche Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Paceco, Pantelleria, San Vito Lo Capo, Trapani e Valderice, ndc) torneranno a scaricare regolarmente l’umido nelle rispettive piattaforme per poi smaltire nella discarica del catanese. Per l’esattezza tutto si è ingolfato per degli interventi di manutenzione alla discarica dove si conferisce l’umido. L’ultima volta che si era riusciti a conferire era stato venerdì 15 marzo, da allora i cancelli del sito catanese si erano chiusi e sino a ieri non è stato possibile scaricare. Il peggio a questo punto sembra essere passato anche se le strade di molti centri cittadini sono letteralmente invasi da sacchetti di umido. Nelle viuzze del centro storico di Alcamo, solo per fare un esempio, si sono create vere e proprie microdiscariche a cielo aperto negli angoli e agli incroci. “Abbiamo parlato con i responsabili della piattaforma di Carini dove portiamo l’umido per un primo trattamento poi smaltirlo nel catanese – afferma il sindaco di Alcamo – e ci è stato assicurato che da domani (oggi per chi legge, ndr) si potrà tornare a conferire. Da noi quindi, se non ci saranno altri dietrofront, si ripartirà con il turno settimanale del mercoledì”. “Lieti per la riapertura, l’auspicio è che il problema non si ripresenti nel sito di conferimento e la raccolta proceda regolarmente – afferma il sindaco Nicola Rizzo -. Continuiamo a monitorare la situazione ed a lavorare perché possano essere previste soluzioni definitive ed alternative agli impianti sovraccarichi”.

Custonaci-Cento squadre al torneo di calcio giovanile

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Varato il programma per la seconda edizione del torneo regionale di calcio giovanile “Trofeo Baia di Cornino”, che si svolgerà dal 15 al 20 aprile prossimi. La manifestazione è organizzata dall’Acd Custonaci ed è prevista la partecipazione di un centinaio di squadre provenienti da tutta la Sicilia. Sei le categorie che vanno dagli Esordienti 2006 al Piccoli amici 2012. Responsabile della manifestazione è Giovanni Oddo, dirigente Luigi Berri. Gli allenatori del Custonaci che stanno lavorando per la riuscita del torneo sono Maurizio Grosso, Rosario Solina e Salvatore Coppola. Il torneo di calcio giovanile è partito con la prima edizione dello scorso anno e grazie al successo gli organizzatori hanno varato la seconda manifestazione e sono intenzionati, col passare del tempo, di far diventare il torneo sempre più allargato ai partecipanti anche da fuori la Sicilia. Esordienti, Pulcini, Primi calci e Piccoli amici sono suddivisi in sei categorie.

Marsala-Enodamiani, una rassegna dedicata ai vini siciliani

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Torna l’Enodamiani, la rassegna enologica di vini siciliani organizzata dall’istituto Abele Damiani di Marsala con la collaborazione di Assoenologi Sicilia, AIS, ONAV, FIB, IRVOS e Facoltà di Viticoltura ed Enologia dell’Università di Palermo. Giunto alla sua decima edizione, quest’anno l’Enodamiani si svolgerà da domani a venerdì prossimo: tre giorni durante i quali la scuola, diretta da Domenico Pocorobba, aprirà le porte per incontri, degustazioni e appuntamenti con gli esperti di settore. Ad inaugurare domani la rassegna sarà la gara “Original Cocktail” che vedrà impegnati – in due diverse sessioni – gli studenti del 2° anno e quelli di 3a e 4a classe che dovranno cimentarsi nella preparazione di innovative proposte. Il 28 invece sarà la giornata dedicata alla degustazione dei vini che partecipano alla rassegna. Le commissioni saranno formate da esperti e rappresentanti delle associazioni di settore: Assoenologi, Ais e Onav a cui si affiancheranno gli studenti che hanno in passato seguito il corso di sommelier promosso per loro all’interno della stessa scuola. La rassegna prevede la partecipazione dei vini suddivisi nelle categorie vini bianchi e vini rossi tranquilli prodotti nelle ultime due vendemmie (2017/18), vini dolci naturali tranquilli, vini liquorosi tranquilli e vini spumanti. L’Enodamiani si concluderà venerdì con il convegno “Viticoltura di qualità per vini di qualità” e “Bere consapevole e cucina sostenibile”. “La rassegna – spiega il dirigente Domenico Pocorobba – nasce con l’obiettivo di valorizzare, per ogni singola zona di produzione, i vini di alta qualità, favorendone la conoscenza e stimolando, allo stesso tempo, le categorie interessate al miglioramento del prodotto. Dall’altro lato, non possiamo prescindere dallo scopo didattico. I nostri studenti saranno protagonisti della rassegna”

Alcamo, ancora ritardi nella raccolta dell’umido. Sindaco a testa bassa conrtro la Regione: “Siamo alla farsa”

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Il sindaco Domenico Surdi attacca a testa bassa il governo regionale per il prolungarsi del problema del conferimento dell’organico dove in città non si raccoglie già da lunedì scorso, 18 marzo, per la chiusura della discarica del catanese. Il primo cittadino critica l’ultima iniziativa del governo che ha pubblicato l’elenco di operatori economici disposti al recupero per la trattazione dell’umido anche se alcuni di essi no risponderebbero pienamente ai requisiti previsti: “Siamo alla farsa – attacca il primo cittadino -. Alle continue richieste dei Comuni, la Regione risponde con un elenco di impianti privi dei requisiti necessari. Se non hanno idea su come affrontare la questione, lo dicano e basta! Siamo stanchi dei soliti rimpalli: ognuno si assuma le proprie responsabilità”.

Castellammare del Golfo, stangata tassa rifiuti: aumenti stoppati, +20% in arrivo sulle bollette

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Stangata in arrivo per famiglie, negozi e imprese a Castellammare del Golfo. Viaggia spedita attraverso le prossime bollette della Tari, la tassa sui rifiuti. Dall’anno scorso ad oggi il costo del servizio è lievitato di ben 800 mila euro: si è passati dai 3,2 milioni del 2018 ai 4 milioni di previsione per il 2019. Il che si traduce in un aumento che si spalmerà all’incirca del 20 per cento omogeneamente per tutti, utenze domestiche e non. Resta però ancora un sottile filo di speranza che si è aperto con la decisione del consiglio comunale di stoppare il nuovo piano tariffario che era stato portato in aula senza toccare i coefficienti, quindi prevedendo per tutti un aumento lineare del 20 per cento. Ci si appiglia all’imminente assegnazione dell’appalto della durata di 7 anni che prevede l’arrivo del nuovo ente gestore: “Da qui potrebbero arrivare importanti economie – evidenzia l’assessore al Bilancio Giuseppe Cruciata – e stiamo quindi pensando di calarle sul piano tariffario. Si avrà in tal senso un quadro più chiaro la prossima settimana”. Per lunedì è stata convocata la commissione consiliare che sarà chiamata a ridiscutere la tariffazione e si spera di poter già avere il dato dell’eventuale ribasso per poi prospettare quindi di evitare un aumento così imponente. “Io stesso – afferma il sindaco Nicola Rizzo – ho chiesto il rinvio dell’approvazione delle nuove tariffe sulla base di quanto scaturito dal dibattito consiliare. Purtroppo l’escalation di aumento dei costi del servizio non è sicuramente imputabile a questa amministrazione ma dalla situazione incredibile che si sta vivendo alla Regione, con aumenti vertiginosi dei costi di conferimento nelle piattaforme non solo per il nostro Comune ma anche per tanti altri”. Nello specifico questi 800 mila euro in più sono il frutto di una serie di fattori. “Sono aumentati rispetto allo scorso anno – spiega l’assessore Cruciata – i costi di trasporto, il conferimento dell’umido è addirittura raddoppiato. Inoltre anche il nuovo appalto prevede dei costi maggiori a fronte però anche di un’implementazione dei servizi”. Si prevede infatti che la dotta dovrà operare la disinfestazione e derattizzazione, interventi di verde pubblico, pulizia delle caditoie, ulteriori servizi di pulizie nelle spiagge e soprattutto il potenziamento della raccolta differenziata porta a porta che arriverà in tutte le contrade: “Su quest’ultimo aspetto facciamo molto affidamento – aggiunge Cruciata – per poter migliorare la nostra perfomance di differenziata la cui media purtroppo è ferma al 32 per cento. Si abbassa notevolmente proprio a causa della mancata raccolta nelle aree più periferiche”.

Castellammare del Golfo-Ztl, incontro con residenti “Madrice”: chiesti più controlli notturni

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Stesso assetto della viabilità degli altri anni e soprattutto più controlli. E’ quello che hanno chiesto a gran voce la maggior parte dei residenti del quartiere Madrice di Castellammare del Golfo, cuore del centro storico dove dal prossimo 1 aprile entrerà in vigore la zona a traffico limitato che quindi impedirà l’accesso ai veicoli a determinati orari della giornata per tutto il periodo estivo. Nell’incontro di ieri programmato dall’amministrazione proprio per verificare le esigenze dei residenti del centro storico, gli abitanti della zona Madrice hanno evidenziato due necessità su tutte: anzitutto la conferma dello stesso assetto della viabilità dello scorso anno; ma soprattutto sono stati richiesti più controlli da parte del comando di polizia municipale. La vicinanza di alcune attività alberghiere non aiuterebbe, secondo quanto rappresentato dai residenti, a garantire la scorrevolezza del transito veicolare. Poi dalla mezzanotte in poi, quando i vigili urbani terminano il servizio, si verifica l’assoluto caos con un posteggio selvaggio delle auto che impedisce alla gente di poter entrare o uscire dai garage o anche di circolare all’interno delle strette stradine della zona. Il sindaco Nicola Rizzo ha garantito che la Ztl resterà la stessa dello scorso e che si impegnerà a prolungare i controlli: “Cercheremo un giusto punto di equilibrio – ha detto il sindaco Nicola Rizzo – tra le esigenze dei residenti, quelle dei turisti e anche quelle delle attività ricettive. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a condividere le scelte”. All’incontro, che si è tenuto nella chiesa Madre, era presente accanto al sindaco anche l’architetto Marcello Monacò, il dipendente comunale dell’ufficio Tecnico che d’intesa con l’amministrazione comunale ha stabilito la suddivisione delle aree a traffico limitato in sei comparti urbani: zona Madrice, zona Petrolo, zona piazza Cairoli e quartiere “Chiusa”, parte di via Roma, nella zona sopra via canale Vecchio e la zona di via Zangara, cioè la cala marina. Gli incontri di quartiere proseguiranno nei prossimi giorni: lunedì 25 marzo alle 19 al Castello Arabo-normanno saranno incontrati i residenti del quartiere “Chiusa” e di via Roma nella zona sopra via canale Vecchio; infine ultima tappa sempre al Castello, alle ore 19, il prossimo giovedì 28 marzo quando saranno incontrati gli abitanti della zona piazza Cairoli e di via Zangara alla cala marina.

Alcamo-Riattivare punto nascita, lo chiedono i sindacati: “Dati alla mano”

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Ripristinare il punto nascite dell’ospedale di Alcamo. È la richiesta avanzata dal Nursind di Trapani che in una nota inviata all’Asp, all’assessorato alla Salute e al sindaco fornisce tutta una serie di motivazioni a supporto della proposta. Il sindacato guidato da Salvo Calamia spiega che con la chiusura dal primo marzo del punto nascita della clinica S. Anna di Trapani si è venuta a creare la necessità di ampliare l’offerta sanitaria per dare subito risposte ai bisogni di assistenza per le future partorienti. E per evitare disagi alla popolazione del territorio, secondo il Nursind è necessaria la riapertura del punto nascite di Alcamo. “In caso contrario- spiega Calamia – le partorienti sarebbero costrette o a spostarsi in provincia di Palermo, o a recarsi a Trapani dove andrebbero a sovraccaricare l’ospedale”. Calamia ricorda un caso significativo: nel 2013, a causa della chiusura temporanea proprio della clinica S.Anna compreso il punto nascita, il sindacato dichiarò lo stato di agitazione e conseguente riunione in prefettura per un overbooking di posti letto proprio al S. Antonio Abate di Trapani. La richiesta di aprire il punto nascite di Alcamo è supportata anche dai numeri. Il territorio alcamese risponde a tutti i requisiti richiesti dal ministero in termini di numero minimo di nascite. “Dal 2013 – dice Calamia – secondo i dati Istat i nuovi nati tra Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi sono sempre stati abbondantemente più di 500 e in particolare 565 nel 2017, 574 nel 2016, 601 nel 2015, 602 nel 2014 e 589 nel 2013”. Quindi Calamia ribadisce la posizione del Nursind: “Riteniamo che la città di Alcamo, con il suo attuale  presidio ospedaliero, debba  recuperare quel ruolo centrale in un territorio ad alta densità demografica, con grandi professionalità e capacità in molte specialistiche mediche e chirurgiche. La nostra proposta prevede il potenziamento dell’esistente, l’apertura del reparto di Ortopedia, di Lungodegenza a pieno regime con 18 posti letto e Urologia con 4 posti letto come da approvazione rete ospedaliera. Per questo riteniamo importante la costruzione del nuovo polo ospedaliero per il quale il Nursind da almeno un anno sollecita tutte le istituzioni”.

Alcamo-Parte la missione parrocchiale, coinvolte tre parrocchie

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Una ventina di missionari provenienti da varie regioni d’Italia da stamane ad Alcamo. E’ partita, infatti, la missione parrocchiale che coinvolge le parrocchie Sant’Anna-Cappuccini, San Francesco di Paola e San Giuseppe Lavoratore di Alcamo. La missione parrocchiale, che si concluderà domenica 31 marzo, vede una numerosa serie di incontri e celebrazioni eucaristiche. I missionari sono ospiti nelle famiglie delle tre parrocchie coinvolte in questa iniziativa che unisce la preghiera alla solidarietà. Oggi alle 18 celebrazione eucaristica e mandato ai missionari. Presiede don Franco Finazzo, vicario zonale. In serata giro turistico per Alcamo per far conoscere a questi sacerdoti le bellezze della città. Incontri con i gruppi parrocchiali e lunedì, martedì e mercoledì della settimana entrante alle 7,30 i missionari augureranno il buon giorno alla città davanti alle scuole e alle fermate degli autobus. Visita agli ammalati e alle attività commerciali del territorio, incontri gruppi parrocchiali. Previsti anche incontri con gli operatori pastorali e gruppi ecclesiali, incontro con giovani e famiglie. Il vangelo nelle case fa parte anche del calendario delle iniziative che prevedono pellegrinaggi al santuario dedicato a Maria Santissima dei Miracoli, Patrona della città di Alcamo e ai cimiteri. Venerdì 29 marzo dalla chiesa di San Giuseppe partirà la Via Crucis nel territorio parrocchiale, mentre sabato 30 marzo alle nove, celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Chiara e visita al santuario della Madonna dell’Alto e alla cappella del Ladro Buono. Alle 15 incontro con i bambini della catechesi e poi con i genitori. Domenica 31 marzo alle 11 celebrazione eucaristica nella chiesa di San Giuseppe e chiusura della missione parrocchiale. Questi alcuni degli eventi principali previsti nel programma che vede protagonisti i missionari disponibili per colloqui spirituali.

Alcamo e Castellammare del Golfo, si prolunga emergenza: raccolta umido in forse anche settimana prossima

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Si prolunga l’emergenza rifiuti ad Alcamo e Castellammare del Golfo dove da una settimana non si raccoglie la frazione umida per la chiusura della discarica del catanese per interventi di manutenzione. La ditta che gestisce l’impianto giovedì sera ha evidenziato che la chiusura si prolungherà anche agli inizi della prossima settimana: i cancelli si riapriranno mercoledì 27 marzo e da quel giorno dovranno essere “programmati” i conferimenti. Infatti è evidente che non tutti i Comuni potranno contemporaneamente scaricare lo stesso giorno, ci sarà quindi una sorta di scaglionamento che potrà ulteriormente far slittare i tempi per alcune città. Possibile che i sindaci possano organizzare una mobilitazione: “Non è esclusa questa iniziativa – afferma il sindaco di Alcamo Domenico Surdi – e devo dire che credo che a questo punto sia anche necessaria un’azione di protesta istituzionale perchè siamo di fronte ad un grosso problema. A questo punto chi ci dà garanzie che il 27 marzo comunque ci sarà la riapertura dell’impianto? Oramai si naviga a vista, pensando alla giornata. La Regione Siciliana deve dare delle risposte, deve trovare delle soluzioni”. Situazione difficilissima anche nella vicina Castellammare del Golfo dove sono saltati questa settimana tutti e quattro i turni di raccolta dell’umido: “Noi sindaci abbiamo scritto alla Regione per rappresentare questa emergenza – precisa il primo cittadino castellammarese Nicola Rizzo – affinchè ci dia una soluzione. Ma ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta. Siamo davvero sconcertati che si sia creata tale situazione di carenza di impianti, non è possibile continuare ad andare avanti con una gestione simile ed i cittadini hanno ragione a protestare vibratamente”. A questo punto è probabile che ad Alcamo salti anche la raccolta dell’umido di lunedì, in forse quella del mercoledì. A Castellammare la raccolta settimanale avviene il lunedì, martedì, giovedì e sabato: probabile che anche qui il lunedì salti a meno che non si riesca a trovare nelle prossime ore una soluzione tampone. In questi giorni di emergenza l’assessore regionale ai rifiuti Alberto Pierobon ha evidenziato che si è di fronte ad una situazione straordinaria e momentanea: “Ci sono impianti sequestrati, altri che chiudono all’improvviso per manutenzione o controlli – ha evidenziato – sono sorti imprevisti e ostacoli che impediscono di aumentare ancora di più la differenziata. La ricetta migliore in questi casi è la concertazione e il dialogo tra tutti i soggetti coinvolti, anche attraverso riunioni dirette con gli amministratori locali”.

Castellammare del Golfo, alla villa “Regina Margherita” la giornata in ricordo delle vittime di mafia

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L’elenco di tutte le vittime di mafia e un momento di riflessione. Castellammare del Golfo ieri pomeriggio ha voluto celebrare in “casa propria” la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Appuntamento alla villa “Regina Margherita”, davanti la stele dei caduti in guerra. Ad organizzare l’evento il locale presidio di Libera che ha radunato le associazioni del territorio e a cui hanno partecipato anche le forze dell’ordine, l’amministrazione comunale e una rappresentanza del consiglio comunale. Posizionati in cerchio gli aderenti all’evento hanno pronunciato i nomi delle vittime di mafia, come fatto in tutta Italia nelle varie altre città dove si è commemorata la giornata. “La memoria, oggi con il ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia, – ha detto il sindaco Nicola Rizzo – deve essere necessariamente legata all’impegno quotidiano ad ogni livello. Ho ascoltato il messaggio di Don Luigi Ciotti di Libera e lancia un messaggio importante e forte: un impegno concreto da parte di noi amministratori pubblici, garantendo trasparenza degli atti e continuo confronto con i cittadini. Il nostro pensiero è rivolto alle vittime di mafia ma anche ai loro familiari e sono contento che siano stati presenti tanti giovani rappresentanti di libera che sono un vero segnale di speranza. Anche la nostra amministrazione ha avviato un percorso di memoria con al centro un progetto di legalità che si concluderà il prossimo anno, nel 40° anniversario dell’uccisione del nostro concittadino Piersanti Mattarella”. E’ oramai dal 1996 che ogni 21 marzo si celebra si celebra la ‘Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’. Promossa dal ministero dell’Istruzione, in collaborazione con l’associazione ‘Libera’ e rivolta anzitutto alle scuole di ogni ordine e grado, la giornata si svolge ogni anno in una città diversa. Come ogni anno, la rete dell’associazione ‘Libera’, gli enti locali, le realtà del terzo settore, le scuole e tanti cittadini si sono stretti al dolore dei familiari delle vittime delle mafie, per ricordare il loro sacrificio della vita e per creare in tutto il Paese una memoria responsabile e condivisa, che dal ricordo può generare nel presente impegno e giustizia quotidiana. L’1 marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

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