Paceco, estorsione e turbata libertà degli incanti, in carcere Salerno e Santoro

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Concorso in estorsione e turbata libertà degli incanti aggravato dal metodo mafioso: questi i reati per cui sono indagati Carmelo Salerno, già detenuto e Antonino Santoro, nei confronti dei quali questa mattina i carabinieri di Paceco in sinergia con il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani hanno dato esecuzione a un provvedimento cautelare in carcere, emesso dal Gip del Tribunale di Palermo. I due pregiudicati, al fine di rientrare in possesso di un immobile (già di proprietà di un prossimo congiunto di uno dei due) avrebbero costretto un altro acquirente a non partecipare alla vendita, minacciandolo di gravi conseguenze, stante la comprovata appartenenza dei due all’associazione mafiosa. Una gesto che ha permesso procurare  così un ingiusto profitto a favore di uno dei complici, rientrato così in possesso dell’immobile. La vittima, sebbene intimorita, ha però proceduto a denunciare il fatto ai Carabinieri consentendo di confermare i presunti proposti criminosi che pregiudicati, in più conversazioni, avevano già commentato.   L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia palermitana, trae origine dall’operazione “Scrigno” che aveva  coinvolto diverse famiglie del mandamento mafioso trapanese nei confronti delle quali erano state emesse misure cautelari nei confronti di 24 persone indagate, a vario titolo, per associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, danneggiamento e altro.