Ospedale di Alcamo, in medicina tutti positivi e reparto chiuso. Contagi in chirurgia

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E’ completamente divampato il focolaio all’’ospedale di Alcamo. Nel reparto di medicina, al terzo piano, tutti i pazienti ricoverati sono risultati positivi. Più di venti ricoverati sono stati quindi trasferiti con le ambulanze nei covid-hospital oppure, ove possibile, nei rispettivi domicili in isolamento obbligatorio. Il reparto dovrà rimanere chiuso almeno per due o tre giorni, il tempo necessario per le operazioni a tappeto di sanificazione e per la pulizia straordinaria.

A differenza di quanto accaduto nel gennaio scorso, subito dopo le festività, la vaccinazione ha dato una buona copertura al personale sanitario. Soltanto un medico e un infermiere sono stati contagiati contro i tredici del focolaio di tre mesi fa. La situazione è però ancora particolarmente a rischio perché il focolaio si è rilanciato anche in un altro reparto. Due ricoverati in chirurgia, al primo piano del San Vito e Santo Spirito, sono infatti risultati positivi al covid. Se il virus dovesse dilagare anche qui si rischierebbe di fermare completamente l’ospedale alcamese in quanto, al primo pino, operano le sale operatorie e gli ambulatori.  Locali troppo angusti e se assolutamente anacronistici, non lo stiamo scoprendo adesso, ma proprio per questo inadeguati al costante via vai di persone che, da un paio di mesi, si sottopongono alla somministrazione del vaccino anti-covid.

Di certo il virus è entrato in ospedale dall’esterno, non sappiamo se proprio dalle vaccinazioni. Proprio per questo fa rabbia vedere la tenda installata all’esterno diversi mesi fa e mai utilizzata che sarebbe potuta diventare area vaccinale, evitando in tal modo alla gente l’ingresso in ospedale. Non si riesce a capire perché quella tenda non sia mai entrata in funzione e secondo quale strategia politica o volontà di comodo.  Sta di fatto che la protezione civile ha cominciato lo smontaggio della struttura per destinarla ad altri compiti e in altri luoghi. Il centro vaccinale si sarebbe potuto spostare alla Cittadella dei Giovani, a circa 100 metri dal nosocomio alcamese, ma il Comune e l’ASP hanno concordato sulle difficoltà di parcheggio come se tale problema non ci fosse per chi si vaccina in ospedale. Si attende che venga allestito il Paladangelo a centro vaccinale distrettuale. Se ne parla da venti giorni ma finora nemmeno la protezione civile, organismo deputato ad allestire le postazioni per i vaccini, è entrata in azione.