Ospedale di Alcamo. Cardiologia a rischio, appelli per salvarla

0
56

Una lettera al prefetto di Trapani con la quale si sottolineano “carenze al reparto di cardiologia dell’ospedale di Alcamo soprattutto durante le ore notturne il cui servizio è garantito grazie alla reperibilità o all’uso sporadico di medici provenienti da altri nosocomi”. Una lettera, inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci con la quale “si contesta il metodo usato sull’uso della graduatoria dei tredici cardiologi, vincitori di concorso”, di cui sei hanno rinunciato accasandosi in altre sedi e sette sono stati assegnati in vari ospedali, ma non in quello di Alcamo”.

Audizione, fissata per il 21 luglio, nella commissione regionale sanità, della parlamentare alcamese Valentina Palmeri per illustrare presunte carenze, respinte sempre dall’Asp. Né il caldo, né il covid ferma l’attività  del Comitato Alcamo 32, fondato dal dirigente scolastico Vito Emilio Piccichè e dall’ex responsabile della cardiologia, Enzo Borruso, che ha diretto un reparto da sempre fiore all’occhiello del San Vito e Santo Spirito. E quanto sia importante il servizio di cardiologia è risaputo perché salvare la vita ad un infartuato si gioca sul filo dei minuti. “Già cento le adesioni al Comitato- dice il preside Piccichè – e stiamo cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica per organizzare una grande manifestazione in difesa del San Vito e Santo Spirito coinvolgendo anche i medici di medicina generale e gli operatori sanitari”. L’idea è quella che l’iniziativa deve partire dai medici di base che quotidianamente sono a contatto con i propri assistiti per sensibilizzarli a lottare per l’ospedale.  “On line o con altri metodi – sostiene il preside Piccichè organizzeremo assemblee per una grande manifestazione a settembre nel rispetto delle norme anti covid 19. Chiediamo ai politici non le solite chiacchiere ma fatti concreti”. Tanta buona volontà ma già una decina di anni fa quando iniziarono i tagli all’ospedale  furono completamente assenti gli alcamesi alle decine di manifestazioni.

Cortei e riunioni straordinarie del consiglio comunale con solo il sindaco con fascia tricolore e sanitari dell’ospedale. Il san Vito e Santo Spirito agonizza da anni tra il disinteresse dell’opinione pubblica. I tagli hanno provocato e continuano a provocare notevoli disagi. E quanto sia essenziale la cardiologia lo conferma la lettera di una signora G.N. inviata al comitato. Scrive la signora lo scorso 29 giugno: “La cardiologia di Alcamo mi ha rimesso in vita dopo più di due ore di arresto cardiaco, e un coma con le cure del caso. Sono tornata alla vita normale. Il mio è stato un infarto fulminante e sicuramente non avrei potuto raggiungere nessun ospedale nelle vicinanze, Mi unisco a voi (Comitato Alcamo 32 ndr) per la lotta affinchè la cardiologia e tutti i reparti restino funzionanti a disposizione di tutti”.