Ennesimo incontro, ieri, fra i rappresentanti del Comitato Alcamo 32, gruppo che lotta per tutelate l’ospedale San Vito e Santo Spirito, e il Commissario Straordinario dell’Asp di Trapani, Vincenzo Spera. Il comitato ha ringraziato il commissario per l’arrivo di tre nuovi medici al reparto di Chirurgia ma ha dovuto segnalare altre carenze e disfunzioni. Il tallone d’Achille dell’ospedale alcamese resta il pronto soccorso, un reparto che svolge un lavoro molto delicato ma che si ritrova a dover operare in maniera molto difficoltosa. Pochi i sanitari, soprattutto medici, che sono in servizio nel reparto di emergenza-urgenza del San Vito e Santo Spirito.
Si va avanti con turni particolarmente pesanti e con i ‘rinforzi’ che arrivano puntualmente dal reparto di chirurgia. Qualcuno arriva anche dall’unità di medicina che però rischia in questa maniera di rimanere sguarnita. Anche qui c’è infatti una grossa carenza di medici con alcuni qualcuno che ha preferito anche rassegnare le dimissioni o trasferirsi altrove. Il pronto soccorso del nosocomio alcamese merita certamente un miglioramento numerico di personale e ciò a beneficio della numerosa utenza e dei pochi sanitari “a cui va – scrive nella nota il Comitato Alcamo 32 – il nostro ringraziamento per lo spirito di abnegazione che mette seriamente alla prova la loro resistenza”.
Abbiamo sollecitato il commissario Spera a completare entro gennaio le assegnazioni di cui si è discusso positivamente nel nostro ultimo incontro – auspica il comitato. Per ciò che invece attiene alla costruzione del nuovo ospedale in contrada san Gaetano la Commissione tecnica Regionale non ha ancora espresso il parere necessario all’esproprio dei terreni sui quali dovrebbe sorgere il nuovo presidio ospedaliero. L’organismo deve ancora ricevere la nomina di altri componenti.
“Ci aspettavamo qualcosa di più dall’incontro – sostiene il Comitato Alcamo 32 -. Confidiamo che entro gennaio tutte le risorse promesse la scorsa riunione, vengano rispettate. Siamo in attesa che il Commissario dell’ASP di Trapani si accerti di quanto ora discusso e riesca a provvedere alle necessità del nostro ospedale – conclude la nota – che poi sono le necessità dei nostri malati.
