Non sarebbe il promotore dell’organizzazione che gestiva lo spaccio di droga fra Alcamo e Partinico ma era uno dei sottoposti ai vertici del gruppo guidati dall’alcamese Giuseppe Di Giovanni. La corte di Cassazione ha quindi annullato la condanna a 17 anni e 9 mesi di reclusione per il 46enne partinicese Gioacchino Guida, condannato in abbreviato in primo e secondo grado nell’ambito dell’inchiesta ‘Oro Bianco’. La suprema corte ha stabilito che Guida dovrà subire un nuovo processo d’appello. Confermate invece in Cassazione tre condanne divenute quindi definitive. Sono quelle a carico di tre alcamesi: Giuseppe Di Giovanni, già coinvolto nell’operazione Freezer, ritenuto il capo dell’organizzazione che spacciava droga a 15 anni e 4 mesi; Antonino Vilardi a 8 anni e Francesco Camarda a 2 anni e 4 mesi. L’operazione “Oro bianco” scattò nel 2020 e smantellò un traffico di droga fra Lazio e Sicilia, nello specifico fra Latina ed Alcamo. La droga, cocaina in particolare, veniva chiamata in codice “bomboniera”. Otto persone vennero arrestate e una ventina gli indagati che finirono tutti sotto processo. Le prime sentenze arrivarono per i sette imputati che scelsero il rito abbreviato e per i quali ieri si è pronunciata la Cassazione. Dall’operazione della polizia del commissariato di Alcamo scaturirono altri due processi, ‘Oro bianco 1’ e ‘Oro Bianco 2’. Il primo, che vede fra gli imputati anche il padre incensurato di Giuseppe Di Giovanni, Francesco, è in dirittura di arrivo dopo avere celebrato le arringhe degli avvocati difensori. Una quarantina i capi d’accusa, per tutti gli imputati, sono stati esposti in aula dall’investigatore Ignazio Coraci sentito per ben sette volte dalla Corte.
‘Oro Bianco’, condanne definitive per tre alcamesi. Rinvio in appello per il partinicese Guida
