Tre ordigni bellici presumibilmente inesplosi, il relitto di una nave commerciale romani e un latro, rinvenuto una ventina di giorni fa, di un’imbarcazione settecentesca. Nonostante questo e nonostante l’ordinanza della capitaneria di porto di Trapani la gente continua a fare tranquillamente il bagno nella piccola baia di Marausa. Inoltre vi entrano anche barche e gommoni che vengono ancorati proprio nei pressi degli ordigni e dei relitti in fondali che sono alquanto bassi. D’altro canto finora la Regione e la Soprintendenza del Mare nulla hanno fatto per salvaguardare il sito dopo che nel luglio del 2020 venne annunciato il ritrovamento del relitto della nave romana oneraria. Nessuno invece parla del ritrovamento, sempre a Marausa e sempre per opera di Francesco Brascia, di una nave settecentesca, avvenuto il 2 luglio, e che ha provocato l’emissione dell’ordinanza della Capitaneria, per nulla rispettata.