La droga, in questo caso, cocaina proveniva da Partinico e veniva nascosta nella biancheria intima di una donna e della sua bambina. Ma quell’auto era da tempo pedinata dagli uomini del commissariato di pubblica sicurezza di Alcamo, all’interno della quale erano state installate delle microspie. Conversazioni ascoltate in diretta e mentre la coppia viaggiava in direzione Alcamo venne fermata ad un posto di blocco della polizia all’ingresso della città. Sequestrati una decina di grammi di cocaina la coppia figura tra gli otto che dovranno comparire giorno 26 davanti al giudice monocratico del tribunale di Trapani. Sono accusati di spaccio e detenzione di droga, cocaina, venduta nella piazza di Alcamo. Indagati Leonardo Renda, Libio Stabile, Mariano Renda, Vincenzo Renda, Girolamo Tartamella e Vito Calandrino, Ignazio Camarda tutti di Alcamo. È di Partinico Antonino Casarrubia.
Tale operazione è nata durante le indagini che portò al blitz “Oro bianco” nell’ottobre del 2019. In sette, che hanno scelto il rito abbreviato, sono stati condannati anche in appello. Per altri 12 in corso il processo al tribunale di Trapani per avere scelto il rito ordinario. Gli indagati che dovranno presentarsi davanti al giudice monocratico vennero denunciati nell’operazione denominata “Oro bianco 2” e nelle indagini della polizia è confluito anche il rapporto del Goa della Guardia di finanza. Il ruolo degli indagati venne ritenuto marginale e per questo motivo scattò solo la denuncia. Tre indagati di “Oro bianco 2” sono stati condannati col rito abbreviato. Il numero di coinvolti in operazioni antidroga rappresenta un ulteriore campanello d’allarme sul consumo di stupefacenti nella città di Alcamo. E in tal senso i dati del Ser. D, si inizia a 13 14 anni con la marijuana, confermano la vastità del fenomeno.