Operazione anti-droga Bronx 2

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    Operavano nel regno della ”primula rossa”Matteo Messina Denaro, i tredici giovani, di età compresa tra i venti e i trentotto anni, destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, emesse dal G.I.P di Marsala, su richiesta della Procura della Repubblica, eseguiti nelle prime ore di questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano, supportati da unità cinofile di Palermo.

    Dieci sono i giovani sottoposti agli arresti, mentre uno è attivamente ricercato, e altri due sono stati sottoposti all’obbligo di dimora.

    I destinatari dei provvedimenti sono:Davide Ancona, 20 anni; Saverio Bellafiore, 23 anni; Gaetano Farro, 28 anni ; Vincenzo Minore, 26 anni; Giuseppina Valentina Tudisco, 28 anni; Vito De Priamo, 33 anni; Giovanni Ingraldi, 38 anni; AlessioMinore 23 anni; Maurizio Cangemi, 22 anni; Giuseppe Di Stefano, 22 anni; Francesco Di Stefano, 25 anni; Antonino Falletta, 31 anni; Francesco Casisa, 25 anni, attualmente ricercato.

    L’indagine, denominata “Bronx 2”, e avviata dal giugno del 2011, è la prosecuzione di un altra articolata attività di indagine conclusa ad aprile 2011, con l’emissione e notifica di sette informazioni di garanzia e contestuale conclusione delle indagini nei confronti di altrettanti soggetti, e la denuncia in stato di libertà di altri cinque, consentendo ai militari di smembrare un’associazione criminale che, radicata a Partanna, Salemi e Santa Ninfa, trasferiva dal capoluogo siciliano verso questi comuni, notevoli quantitativi di hashish, marijuana e cocaina.

    Gli spacciatori avevano organizzato con cadenza settimanale “viaggi” verso il capoluogo siciliano e, con una serie di staffette, trasportavano all’interno delle auto la sostanza stupefacente, che arrivava a Partanna pronta per rifornire i giovani della Valle del Belice.

    Le indagini hanno permesso di svelare una complessa,  quanto vasta rete di spacciatori che operava a Partanna, soprattutto in Contrada “Camarro”, dove l’attività di spaccio veniva condotta dai soci Davide Ancona e Saverio Bellafiore, i quali, a loro volta, si avvalevano della “manovalanza” di Gaetano Farro e Antonino Falletta. Questi svolgevano la funzione di corrieri, recandosi a Palermo dal fornitore Francesco Casisa, previ accordi telefonici con la mente dell’organizzazione, Bellafiore, impossibilitato ad uscire dal Comune di Partanna perché sottoposto ad un’altra misura restrittiva.

    Le indagini, allargatesi a macchia d’olio nel Comune di Santa Ninfa, si sono indirizzate anche sui fratelli Francesco e Giuseppe,DiStefano sul conto dei quali, sono stati acquisiti importanti elementi di colpevolezza, grazie anche a prolungati servizi di osservazione e pedinamento.

    I militari hanno, dunque rivolto l’attenzione al Comune di Salemi, dove i pusher sono stati per lungo tempo monitorati con una serie di controlli nei confronti dei fratelli Vincenzo e Alessio Minore, Maurizio Cangemi e Giuseppina Tudisco (fidanzata di Vincenzo Minore), che in parziale autonomia e con propri canali di approvvigionamento, soprattutto nel comune di Vita (comune di residenza di Vito De Priamo e Giovanni Ingraldi) si adoperavano in una capillare distribuzione di stupefacenti, prevalentemente hashish, marijuana e cocaina. Il gruppo, sebbene ben organizzato, non si era ancora sviluppata in associazione, è pertanto rimasto ad uno stadio embrionale.

    Ma dall’operazione è comunque emersa una preoccupante proliferazione di consumatori, che ha determinato un’impennata della domanda di droghe, creando, di conseguenza, un inedito allarme sociale nella collettività.

    (Nella foto, da sin. in alto: Davide Ancona,Saverio Bellafiore, Gaetano Farro, Vincenzo Minore, Giuseppina Valentina Tudisco, Vito De Priamo, 33 anni, Giovanni Ingraldi, AlessioMinore, Maurizio Cangemi, Giuseppe Di Stefano, Francesco Di Stefano, Antonino Falletta)