Il presunto assassino di Liborio Como resta in carcere. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trapani ha, infatti, convalidato il fermo di Carmelo Alogna già noto alle forze dell’ordine per i suoi numerosi precedenti penali. Gli agenti della squadra mobile di Trapani proseguono le indagini durante le quali è stata accertato la presenza dell’indagato in via Urbino, nel rione San Giuliano. Ci sono ancora dei tasselli da mettere a posto. Lo stesso Carmelo Alogna che il giorno dopo l’omicidio si è costituito alla polizia, avrebbe detto di non ricordare nulla perché ubriaco. Secondo una prima ricostruzione della vicenda, tra i due è scoppiata una lite sfociata in accoltellamento. Il cadavere è stato rinvenuto all’interno di un garage, nei pressi di un locale. L’omicida avrebbe utilizzato forse un cacciavite. La vittima, muratore disoccupato, era lo zio dell’ex compagna dell’indagato. Fin dall’inizio, i poliziotti hanno battuto la pista dei motivi personali, ovvero familiari. Giovedì scorso i due si sarebbero incontrati casualmente. Un incontro culminato in assassinio. Almeno due i colpi che hanno raggiunto Liborio Como definito “una brava persona per bene e un grande lavoratore”. Due famiglie distrutte dal dolore. Lacerate dal dolore e sconvolti da quanto accaduto. A loro la solidarietà del sindaco di Erice.