Omicidio Bacchi, immagini potrebbero indirizzare processo. Maltese: “Video parla chiaro”

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I legali di parte civile continuano ad invocare la modifica del capo d’accusa da omicidio preterintenzionale ad omicidio volontario perché le immagini parlerebbero chiaro mentre quelli del giovane partinicese Andrea Cangemi, imputato per l’uccisione di Francesco Bacchi, ribadiscono che le stesse immagini estrapolate dalla videosorveglianza dicano altro. Proprio quel video potrebbe giocare un ruolo determinante nel processo, in corso a Palermo, sulla morte del giovane partinicese avvenuta, a Balestrate, al termine di una rissa scatenatasi, nel gennaio scorso, all’uscita della discoteca Medusa.

Ieri, nel corso dell’ennesima udienza, l’avvocato Antonio Maltese, che rappresenta una delle Parti Civili nel processo per l’omicidio del giovane ventenne, ha descritto l’aggressione come “violenta e pianificata”. Maltese , come già fatto dagli altri legali di parte civile, ha messo in risalto che la comitiva di cui faceva parte Andrea Cangemi avesse già pianificato chi doveva essere aggredito quella notte, attendendolo all’uscita dalla discoteca che sorge nei pressi della stazione ferroviaria. Tutto nato, probabilmente, all’interno del locale e per futili motivi, una presunta spallata, forse accidentale, subita da una ragazza che era con Cangemi. “Il giovane che era stato preso di mira dal gruppo doveva essere picchiato a tutti i costi – ha detto in aula l’avvocato Maltese -. Tant’è che c’è stata questa aggressione prima nel posteggio della discoteca, poi nelle scale e quindi finita in strada. In quest’ultima fase sono intervenuti, a difendere la vittima, un primo amico e poi Francesco Bacchi. C’è il video delle telecamere di videosorveglianza da cui si evince la condotta dell’imputato”.

Francesco Bacchi venne colpito da due violenti calci e finì sul selciato. Furono quelli, o la caduta, a causare le lesioni mortali. “Noi riteniamo che la corretta qualificazione giuridica sia proprio di omicidio volontario – ha concluso l’avocato Maltese – perché altrimenti non si spiegherebbe la volontà del Cangemi di colpire Francesco nella parte vitale del corpo che è la testa”.