Alpauno

Omicidio Bacchi, GUP riconvoca due testimoni. Sentenza il 21 febbraio?

Il processo sarebbe già dovuto andare a sentenza ed invece il GUP Lorenzo Chairamonte, con un’apposita ordinanza, ha disposto di riascoltare due testimoni, Cassarà e Maltese, giovani già sentiti dai carabinieri subito dopo l’omicidio di Francesco Bacchi. L’udienza è fissata per domani con probabile sentenza venerdì 21 febbraio. Il diciannovenne partinicese venne ucciso il 14 gennaio dello scorso anno a Balestrate, appena fuori dalla discoteca Medusa, al culmine di una rissa partita all’interna del locale e poi sfociata in tragedia all’esterno. Una tragedia che portò poi all’arresto di 4 persone e a sei denunce.

Imputato principale Andrea Cangemi, 21enne anche lui di Partinico, accusato di omicidio preterintenzionale, colui che secondo l’accusa avrebbe sferrato i colpi mortali. Gli altri giovani a processo sono Alessio Greco, 20 anni, e Gaetano Lo Giudice, di 19 anni, imputati soltanto per rissa aggravata. Sulle incongruenze fra il filmato della videosorveglianza e alcune testimonianze e sulla decisione del GUP di risentire i due giovani testimoni, si è espresso Bartolo Parrino, difensore di Cangemi: “E’ stata mediaticamente raccontata – ha detto – una storia diversa con lo scopo di condannare a tutti i costi il ‘mostro’. La realtà è diversa, c’è un filmato che cristallizza tutta la vicenda. Una narrazione sbagliata, a cominciare dalle testimonianze che hanno fatto emergere ipotetici interventi per sedare la rissa, o ancora pugni e ulteriori calci,. Il mio assistito, voglio ricordarlo, – ha concluso l’avvocato Parrino – ha confessato, è incensurato ed si è mostrato del tutto pentito di ciò che è accaduto”. Per l’omicidio, al termine della requisitoria, il Pm Macaluso ha chiesto chiesto 14 anni per Andrea Cangemi, 3 anni e 8 mesi ciascuno per Alessio Greco e Gaetano Lo Giudice.

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