Alpauno

Omicidio Agostino, slitta sentenza su Madonia. Amarezza del nipote delle vittime

Un ulteriore rinvio in una vicenda processuale e investigativa davvero infinita che provocherà ulteriore angoscia agli interessati. È del processo per l’omicidio del poliziotto Vincenzo Agostino e della moglie Ida Castelluccio, avvenuto sul lungomare di Villagrazia di Carini più di 36 anni fa, esattamente il 5 agosto del 1989.  Amarezza sulla decisione della prima sezione della Cassazione di rinviare al 30 gennaio la decisione è stata espressa da Nino Morana, nipote del poliziotto ucciso dalla mafia. “Noi familiari dobbiamo aspettare ancora, con la stessa angoscia che ci portiamo dietro da più di 35 anni. Ci auguriamo che i giudici con questa proroga decidano adeguatamente e condannino definitivamente colui che ha ucciso brutalmente i miei zii”. Nell’ultima udienza la Procura generale ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo per il boss Antonino Madonia, di recente indagato anche per l’omicidio del presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella. Il processo per la morte di Vincenzo Agostino e della moglie, incinta, cominciò molti anni dopo l’omicidio, grazie alla battaglia condotta dai genitori di Agostino, Augusta Schiera e Vincenzo Agostino, oggi entrambi scomparsi. Il padre, che non si tagliò più la barba per protesta e né i capelli dal giorno del delitto, diventò un simbolo della lotta a Cosa nostra. Per il verdetto della Cassazione, il legale della famiglia Agostino, l’avvocato Fabio Repici, ha sostenuto l’inammissibilità del ricorso.

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