Nuovo ospedale di Alcamo, verso primo step progettazione. Ora riapposizione vincoli per espropri

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Qualcuno aveva parlato di appalto che sarebbe andato in gara entro fine 2021. Adesso si spera che il bando possa essere pubblicato entro la fine dell’anno in corso. In palio ci sono 21.000.000 di euro per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Alcamo. Il contratto con lo studio di progettazione, l’ATIproject srl di Pisa, venne firmato dall’ASP di Trapani nel luglio dello scorso anno ma il lavoro dei tecnici venne rallentato dalla mancanza della relazione geologica, delle indagini geognostiche e dei carotaggi nei terreni di contrada San Gaetano, di fronte lo svincolo autostradale sulla SP 55. L’appalto per questi studi venne poi assegnato quattro mesi dopo. Fra slittamenti vari il raggruppamento di progettisti avente come capogruppo la società toscana non ha ancora completato il primo step quello del progetto di fattibilità tecnico-economica. Sarebbe comunque questione di giorni.

Nel frattempo l’ASP e il comune di Alcamo hanno predisposto l’iter per la riapposizione dei vincoli urbanistici, passaggio necessario per procedere agli espropri. I progettisti rimarranno quindi 180 giorni, come da contratto per redigere il progetto di massima prima e la progettazione esecutiva dopo. In tutto lo studio avrebbe dovuto completare gli elaborati in otto mesi ma l’iter venne rallentato, come già detto, per alcune indagini geologiche mancanti al momento dell’affidamento dell’incarico. Dalla firma del contratto fra ASP e ATIProject di Pisa sono trascorsi dieci mesi e ancora ne serviranno per avere finalmente in mano il progetto esecutivo e potere procedere alla gara d’appalto.

Il sogno del nuovo ospedale di Alcamo risale quasi alla notte dei tempi. Se ne parla da almeno 40 anni. Poi, dopo l’assegnazione di 21 milioni per realizzarlo, il cammino è andato avanti spesso a rilento. Basti soltanto ricordare che la scadenza dei termini per la presentazione delle offerte per partecipare all’appalto sulla progettazione risale all’ottobre del 2019, che la commissione completò il lavoro un anno dopo e che il contratto con la società appaltante venne firmato dopo altri 9 mesi. Un’attesa complessiva di quasi due anni.