Nuovi alloggi popolari e opere collegate. Ad Alcamo cantiere dimenticato da anni

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Da più di tre anni Alcamo avrebbe dovuto avere 22 nuovi alloggi popolari, un giardino sostenibile dedicato al barone Pastore e un parcheggio nei pressi della stessa area di corso Generale Medici. Un progetto dello IACP di Trapani, realizzato in sinergia con il comune di Alcamo, e un finanziamento di ben tre milioni che però finora, nonostante il termine dei lavori previsto per il luglio del 2021, non hanno prodotto nulla. E dire che la consegna dei lavori, a novembre del 2019, venne pubblicizzata più volte e in pompa magna. Quel palazzaccio di via Mistretta, conosciuto come palazzo Vutano e poi acquisito dal comune di Alcamo perché abusivo, in cui dovevano sorgere i 22 moderni alloggi popolari, continua a fare ‘brutta mostra’ di sé. In cinque anni dalla consegna de lavori sono state effettuate soltanto piccole opere per avviare il cantiere: recinzione, abbattimento di alcune pareti, installazione di ponteggi. Insomma quell’appalto sinergico fra comune di Alcamo e Istituto Autonomo Case Popolari rischia di partorire la più classica delle eterne incompiute.  Un’opera che fra l’altro darebbe posti di lavoro ma anche questo pare non interessi alla politica locale, al consiglio comunale e nemmeno ai sindacati. Ad onor del vero l’intervento era già nato sotto una cattiva stella. Prima la lunga querelle con l’IPAB Pastore che si era ritrovato parte in causa dell’opera pubblica senza essere stata informata e senza aver dato alcuna autorizzazione, poi la rescissione del contratto con la prima aggiudicataria, l’ATI Cassisi – Moscariello, con l’impresa che ha chiesto un risarcimento danni di 282mila euro. Non ultimo il contenzioso con un erede della famiglia Vutano, ancora proprietario di una porzione dell’area interessata, terminato nel dicembre scorso con il ritiro in autotutela, da parte del comune di Alcamo delle due determine del 2020 con cui aveva acquisto quel terreno contenente un manufatto abusivo. Lo IACP di Trapani, che negli ultimi tempi ha divulgato con orgoglio dati importanti sull’incremento e sulla manutenzione degli alloggi popolari della provincia, mantiene invece il silenzio più assoluto su quest’opra da tre milioni di euro. Ventidue nuovi appartamenti per le famiglie che ne hanno diritto ma anche la realizzazione della villa Barone Pastore, il parcheggio annesso e l’abbattimento di buona parte del muro di cinta della Pia Opera Pastore possono ancora attendere e chissà per quanti anni ancora. È tutto nell’indifferenza più assoluta. Ma questa è un’altra storia.