Due containers, 4 auto d’emergenza, un mezzo con pompa idrovora, un gruppo elettrogeno, due grandi tende d’emergenza. Sono alcuni dei materiali nella disponibilità dell’associazione alcamese di protezione civile, Fire Rescue. Mezzi e altro che dal 16 settembre potrebbero finire chissà dove. Il comune di Alcamo ha infatti intimato il secondo sgombero alla Fire Rescue necessario a costruire, proprio dove l’associazione ha attualmente sede, in via Papa Pio 12°, una nuova scuola dell’infanzia con i fondi del PNRR. Il primo sgombero non andò a buon fine perché i termini dell’appalto slittarono e quindi tutto venne rinviato. Della realizzazione del nuovo plesso scolastico se ne parla dall’inizio del 2023 e, in venti mesi, la giunta Surdi non è riuscita a reperire un’area da destinare alla Fire Rescue. L’ultima proposta riguarda il parcheggio del Paladangelo, palasport provinciale devastato dai vanali ed ora anche alloggio abusivo di extracomunitari, ma l’area risulta troppo piccola per potere ospitare containers, tende e automezzi.
Il presidente dell’associazione Ornella Criscione non sa più a quale santo votarsi. Di certo lunedì 16 settembre non potrà liberare l’area di via Papa Pio 12° senza avere una sede alternativa. Si è parlato di una zona in contrada Tre Noci, di un terreno nei pressi del nuovo cimitero, dell’ex carcere di contrada Canapè divenuto poi sede di uffici comunali. Quasi due anni trascorsi senza alcuna soluzione. La nuova scuola dell’infanzia dovrebbe essere completata entro la fine del 2025. Il plesso, che diventerà parte integrante dell’istituto comprensivo Nino Navarra, sarà grande 750 metri quadri e conterrà tre sezioni con aule da 150 metri quadrati ciascuna. Sorgerà a sud-ovest del centro urbano di Alcamo in un quartiere, quello di Sant’Anna, densamente popolato. A prescindere dai ritardi nell’avvio dei lavori, in parte imputabili al comune di Alcamo, il vero problema riguarda quella parte del terreno su cui verrà realizzata l’opera pubblica, che si estende per 2.540 metri quadri complessivi, occupata dai mezzi e dai containers dell’associazione di protezione civile Fire Rescue. Chissà dove andranno a finire.